Negata la riapertura dei negozi per l’11 maggio.
Niente apertura anticipata dei negozi in Friuli e scoppia la protesta del governatore Massimiliano Fedriga. Il presidente del Fvg, negli scorsi giorni, aveva proposto in Conferenza delle Regioni di anticipare la “fase due” dei negozi a domani, 11 maggio, e di bar, ristoranti e altre attività già dal 18. Invece, nulla: per tutti questi comparti, secondo quanto deciso dal Governo, bisognerà ancora attendere.
Fedriga, però, non molla. Assieme ai governatori di Abruzzo, Calabria, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Sardegna, Umbria, Veneto e il presidente della Provincia autonoma di Trento, ha scritto al Presidente della Conferenza delle Regioni sollecitandolo a convocare urgentemente per domani un incontro con il Governo. Questo, al fine di avere assoluta certezza che le linee guida Inail per le riaperture siano disponibili entro mercoledì della prossima settimana e che dal 18 maggio ogni territorio, nel rispetto delle misure per il contenimento della pandemia, possa consentire la ripartenza delle attività economiche. “Una prospettiva che, qualora fosse disattesa, porterà le scriventi Regioni ad agire autonomamente” hanno scritto i governatori.
Chi sperava, esercenti in primis, di vedersi rialzare le serrande da domani dovrà ancora pazientare. Ogni giorno che passa, però, la situazione per le attività diventa sempre più drammatica e si susseguono i flash mob dei commercianti.