Il governatore scrive al ministro Luigi Di Maio.
Fa discutere l’ipotesi che Austria e Slovenia decidano di non riaprire i confini con il Friuli. Se, al di là dei valichi, giungono segnali contrastanti, il Fvg non ha voglia di stare a guardare cosa accade senza intervenire.
Oggi, il governatore della Regione, Massimiliano Fedriga, alla luce del rischio che i confini europei possano riaprire in maniera asimmetrica, ha scritto al ministro degli Esteri Luigi Di Maio per esprimere tutta la propria preoccupazione e per sollecitare un pronto intervento del Governo.
“Da diversi giorni – scrive Fedriga – si sente parlare dell’istituzione di corridoi turistici, accordi bilaterali e negoziati tra Stati limitrofi: azioni che non possono trovare dignità in un contesto comunitario”. “Nello specifico, non è immaginabile che il Friuli Venezia Giulia possa trovarsi a pagare le conseguenze di un blocco confinario unilaterale attuato da Austria e Slovenia: uno scenario – secondo il governatore – che arrecherebbe un danno enorme al nostro territorio”.
Fedriga chiede quindi al ministro degli Esteri di attivarsi per scongiurare l’apertura asimmetrica dei confini, “puntando piuttosto sul rafforzamento dei controlli ed eventualmente sull’allentamento delle misure restrittive, previste a livello nazionale, per quelle aree, come il Friuli Venezia Giulia, che presentano indici epidemiologici compatibili con quelli dei Paesi limitrofi”.