L’inaugurazione ieri.
Diciassette ore di lavoro. Tante, ma tanti e molto impegnativi – dal punto di vista del coordinamento di più squadre di persone – i lavori programmati durante questo arco di tempo, diciassette ore, appunto di chiusura dell’autostrada nel tratto Portogruaro-Latisana.
Fra i numerosi interventi, anche quelli relativi alla rifinitura del secondo viadotto sul fiume Tagliamento, inaugurato nella mattinata di domenica 1 dicembre dal presidente della Regione Fvg Massimiliano Fedriga e dal presidente di Autovie Venete Maurizio Castagna, affiancati dall’assessore ai trasporti Graziano Pizzimenti, dal vicepresidente della Concessionaria Tiziano Bembo, dai rappresentanti del Consorzio Tiliaventum (formato dalla Rizzani De Eccher e dalla Pizzarotti), nonché del vice sindaco del Comune di Ronchis Valentina Maurizio.
“Riuscire a inaugurare un’opera come questa con un anno d’anticipo – ha affermato il presidente Fedriga – è un grande risultato per il Friuli Venezia Giulia e il Veneto, del quale dobbiamo essere orgogliosi. In genere in Italia succede che le grandi infrastrutture vengono ultimate con qualche anno di ritardo, quindi auspico che quanto realizzato nella nostra regione possa servire da esempio a livello nazionale per dimostrare che le opere pubbliche si posso fare bene e anche rapidamente”.
Arteria fondamentale per la mobilità di tutto il traffico del Nordest, la A4 Venezia Trieste è percorsa ogni anno da quasi 50 milioni di veicoli, un terzo dei quali pesanti. “Con il completamento della terza corsia – ha sottolineato il presidente di Autovie Maurizio Castagna – il traffico sarà più fluido e scorrevole, si ridurranno le code e i rallentamenti e viaggiare risulterà sicuramente più confortevole sia per le merci sia per le persone”. Realizzato a tempo di record, il ponte è composto da due viadotti, ognuno dei quali è lungo 1.520 metri ha una larghezza di 20 metri e 30 centimetri in grado di ospitare tre corsie, la corsia di emergenza e uno stradello di servizio per i mezzi di emergenza. Queste caratteristiche, che di fatto lo predispongono già a un futuro allargamento a 4 corsie, se necessario, lo rendono una rarità a livello nazionale.
“Il nuovo viadotto – ha aggiunto l’assessore alle Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti, ha una grande valenza anche per la difesa del territorio, perché – a differenza di quella vecchia – è in grado di reggere eventi atmosferici molto forti senza creare criticità”. I prossimi step prevedono, entro i primi mesi del 2020, la conclusione dei lavori del terzo lotto (Alvisopoli-Gonars) e di quelli del primo sub lotto del quarto (Gonars-nodo di Palmanova), oltre all’ultimazione del restyling del bivio di intersezione tra la A23 e la A4. Nel 2021 sarà ultimato anche il primo sub lotto del secondo lotto (Alvisopoli-nodo di Portogruaro), che coinvolge i Comuni di Portogruaro, Teglio Veneto e Fossalta di Portogruaro.