L’indagine aperta dalla Procura di Udine.
“Abbiamo aperto un’indagine conoscitiva sulle case di riposo in provincia”. A rivelarlo è il Procuratore della Repubblica di Udine, Antonio De Nicolo, precisando che “era nostro dovere farlo, come accaduto anche per le altre Procure regionali”. Sotto la lente c’è l’operato delle strutture, con la volontà di capire se siano state adottate tutte le pratiche giuste per tutelare la salute degli ospiti durante la pandemia da coronavirus.
De Nicolo non lo dice esplicitamente, ma l’attenzione è rivolta in particolar modo alle case di riposo di Mortegliano, dove ci sono stati 19 decessi, e Paluzza, nella quale si sono registrati 12 morti. Difficile anche la situazione a San Giorgio di Nogaro, dove si sono contate 7 dipartite, mentre a Lovaria di Pradamano sono stati diversi i contagi da Covid-19. “Allo stato attuale – si affretta a precisare il Procuratore – non ci sono indagati o ipotesi di reato. Vedremo dove porterà l’indagine”, prima di tranquillizzare i dipendenti delle strutture: “Non voglio creare inutile allarmismo tra il personale che lavora nelle case di riposo provinciali. Servono prudenza e senso del limite, visto che la vicenda coronavirus comporta dei difetti di conoscenze”.
Alcuni giorni fa, il Codacons ha presentato un esposto proprio alla Procura friulana per il reato di “epidemia e omicidio plurimo doloso con dolo eventuale”. La situazione delle case di riposo è complicata anche nell’area di Trieste. Le scomparse di tanti “nonni” friulani hanno destato profonda commozione sul territorio, anche per l’impossibilità di dar loro l’estremo saluto.