L’ultima ordinanza di Fedriga non chiarisce i dubbi.
L’ultima ordinanza del presidente Massimiliano Fedriga prova a fare chiarezza sul tema. Eppure, in tema di protezione di naso e bocca continuano a regnare l’incertezza e la confusione.
Se molte persone per strada in Friuli continuano a indossare la mascherina, nonostante all’esterno non ci sia più l’obbligo, qualche dubbio in più c’è per i posti chiusi. Nei bar, per esempio, molti si chiedono: in attesa dell’ordinazione, devo portare un dispositivo a protezione delle vie respiratorie? Oppure non è più necessario? Lo stesso vale per altri locali.
L’ultima ordinanza, in vigore fino al 30 giugno, specifica che è “obbligatorio l’uso delle protezioni delle vie respiratoria nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico e, all’esterno, in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza tra non conviventi”. Restano esentati i bambini al di sotto dei sei anni, oltre ai soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo delle protezioni “ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti”. Sono fatte salve le specifiche disposizioni settoriali relative a determinate attività economiche e sociali.
Il provvedimento ricorda che è comunque obbligatorio, per chiunque si rechi fuori dell’abitazione, avere a disposizione le protezioni.