Il Comitato di Udine contesta le spiegazioni di Arpa Fvg.
Le tesi dell’Arpa Fvg non l’hanno convinta. L’Alleanza Italiana Stop5G Udine interviene per dire la sua circa la tecnologia di quinta generazione per la telefonia mobile, al centro di un dibattito serrato anche in Friuli.
“Le antenne 5G sono definite attive o a fascio tempo variabile, poiché in grado di modulare il fascio in base alle necessità e alle richieste”, spiegano. La differenza rispetto alle tecnologie precedenti è sostanziale, in quanto le antenne delle tecnologie “vecchie” emettono un fascio ampio e costante in tutta l’area della cella coperta dall’antenna, la misurazione viene effettuata con lo strumento nell’arco di 24h e in questo modo si verificano i limiti di legge in base alla media ottenuta. “Chiediamo ad Arpa come è possibile misurare adeguatamente l’intensità di campo e il rispetto dei limiti di legge, e come è stato possibile farlo per le 4 antenne già autorizzate e gli altri 117 pareri positivi dichiarati”, dice il Comitato.
Prime antenne per il 5G già installate in Friuli e oltre 100 autorizzazioni pronte
Come sappiamo, il 5G è la quinta generazione della telefonia mobile, l’Internet delle cose, il cui obiettivo principale è far comunicare tra di loro gli oggetti ed è previsto che tutti gli oggetti tecnologici saranno collegati. Si parla di circa un milione di dispositivi per chilometro quadrato. Questo significa che sarà necessario coprire tutto il territorio con microcelle (in aggiunta alle macrocelle, antenne classiche di telefonia) che metteranno in collegamento gli apparecchi con la rete 5G, permettendo la copertura totale del territorio.
“Chiediamo ad Arpa di avere chiarezza su quanto afferma pubblicamente e chiediamo ai gestori che ci sottoscrivano nero su bianco che le radiazioni emesse dai loro impianti sono sicure nel loro utilizzo e prive di effetti sanitari sulla popolazione esposta”, conclude l’Alleanza Italiana Stop5G Udine.