Allarme migranti in Fvg, pressing sul Governo: “Chiudiamo i valichi”. Crescono i timori per il coronavirus

Timore per i contagi “da importazione”.

Non si fermano i timori per gli ingressi incontrollati in Friuli Venezia Giulia. L’allarme, ora, si sposta sul lato sanitario. Il timore di contagi di coronavirus “da importazione” si fanno sempre più forti e spingono la Regione a chiedere misure urgenti a Roma.

Allarme migranti, l’appello: “Controlliamo i confini”.

In Friuli Venezia Giulia è necessario un intervento del Governo che disponga immediatamente la chiusura di tutti i valichi minori con la Slovenia così da presidiare quelli maggiori e utilizzare strumenti tecnologici per monitorare le aree di confine per evitare che le problematiche legate all’immigrazioni si sommino a quelle di natura sanitaria, generando una situazione critica che rischierebbe di vanificare gli sforzi compiuti nel contrasto al coronavirus“. Questa la posizione dell’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, che ha evidenziato l’impossibilità di gestire la crisi sanitaria e le relative quarantene con un afflusso costante di migranti che non riguarda solo la provincia di Trieste ma anche quelle di Udine e Gorizia.

Preoccupazione per i migranti, l’intervento del Prefetto di Udine.

Il Friuli Venezia Giulia, che è stata la Regione del nord a registrare i migliori dati nel contenimento del Covid-19, oggi – sostiene Roberti – è fondamentale per garantire la tutela dell’intero Paese ed evitare lo sviluppo di nuovi focolai a causa del mancato rispetto delle misure imposte dal Governo. Analogamente a quanto attuato da un altro Paese membro della Ue, per tutelare l’interesse nazionale, devono essere attuate misure che garantiscano la sicurezza ed evitino che persone provenienti da nazioni poste in quarantena e passeur mettano a rischio la salute pubblica.

A tal fine, Roberti ha annunciato l’inserimento nell’assestamento di bilancio in discussione in Consiglio regionale di un emendamento che concede contributo ai Comuni che impiegano il personale della Polizia locale per presidiare le strade di collegamento con la Slovenia. La chiusura dei valichi minori da parte del Governo consentirebbe quindi di concentrare i controlli in quelli principali e di utilizzare la strumentazione tecnologica che la Regione può mettere a disposizione, a partire dai droni dotati di camere termiche, per controllare il resto dell’area di confine, tra cui la zona carsica.