Aggressione al pronto soccorso di Latisana: “Episodio gravissimo, serve sicurezza”

Dopo l’aggressione al pronto soccorso di Latisana li sindacato chiede più sicurezza per i sanitari.

Una serata di tensione e violenza ha sconvolto il pronto soccorso dell’ospedale di Latisana, dove due uomini di origine albanese, rispettivamente di 39 e 34 anni e residenti a Bibione, hanno seminato il panico tra il personale sanitario e i pazienti presenti.

I due soggetti hanno dato in escandescenze all’interno della struttura ospedaliera. In un crescendo di rabbia e frustrazione, hanno dapprima danneggiato le porte d’ingresso del pronto soccorso, per poi accanirsi contro alcuni arredi interni. La situazione è rapidamente degenerata, con i due uomini che hanno minacciato il personale sanitario addetto al triage, costretto a gestire l’emergenza in condizioni di estremo pericolo.

L’intervento dei carabinieri ha posto fine alla loro furia, consentendo il ripristino della calma e la messa in sicurezza dei presenti. Dopo aver raccolto le testimonianze e visionato le immagini delle telecamere di sorveglianza, le forze dell’ordine hanno denunciato i responsabili per danneggiamento aggravato, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale.

Un episodio gravissimo.

“Un episodio gravissimo, l’ennesimo, che dimostra come la grave crisi di sicurezza nei presidi sanitari sia ormai fuori controllo”, commenta la UIL FPL esprimendo piena solidarietà ai professionisti coinvolti e ribadendo con fermezza che situazioni di questo genere non possono essere tollerate né minimizzate. “La violenza contro il personale sanitario non deve diventare la norma: ogni giorno, infermieri, medici e operatori sociosanitari svolgono il loro lavoro con abnegazione e professionalità, ma sono costretti a farlo in condizioni di rischio inaccettabili“, prosegue il sindacato.

“I dati parlano chiaro: le aggressioni ai danni del personale sanitario sono in costante aumento e rappresentano una delle principali criticità del settore. Già in passato, la UIL FPL si è battuta per ottenere misure concrete a tutela degli operatori, arrivando persino a proclamare uno stato di agitazione al Pronto Soccorso di Monfalcone dopo ripetuti episodi di violenza. Grazie alle nostre pressioni, è stata attivata la presenza di una Guardia Giurata per rafforzare il presidio di sorveglianza e garantire maggiore sicurezza agli operatori”.

“Ora chiediamo che anche al Pronto Soccorso di Latisana vengano adottate misure idonee a garantire la sicurezza dei professionisti afferenti e degli utenti in attesa. Non possiamo più permetterci di assistere passivamente a queste aggressioni. La Regione e le Aziende Sanitarie devono intervenire con azioni concrete per garantire l’incolumità di chi ogni giorno si prende cura dei cittadini. Come UIL FPL continueremo a batterci per ottenere garanzie di sicurezza e rispetto per tutti i lavoratori del comparto sanitario”, conclude la UIL FPL.