L’aggressione al carcere dei Pordenone.
Una serie di violente aggressioni ai danni del personale della polizia penitenziaria ha colpito il carcere di Pordenone, portando già cinque agenti a ricorrere alle cure ospedaliere in meno di una settimana. La gravità della situazione ha portato la segreteria regionale Uspp del Triveneto a denunciare pubblicamente gli episodi.
Il segretario interregionale, Leonardo Angiulli, ha evidenziato che l’ultima aggressione è avvenuta lunedì 8 gennaio, quando un detenuto nordafricano ha opposto resistenza violenta al rientro nella sua cella. Il bilancio è di due agenti con varie lesioni, con una prognosi di 6 giorni per entrambi. Angiulli ha sottolineato che il detenuto in questione è già noto per il suo difficile adattamento alle regole carcerarie.
L’escalation di violenza è iniziata nella notte fra sabato 6 e domenica 7 gennaio, quando un agente ha subito uno strappo alla schiena nel tentativo di contenere il detenuto e farlo rientrare nella sua cella. La lesione è stata giudicata guaribile in sette giorni.
La segreteria Uspp del Triveneto ha espresso preoccupazione per la sicurezza del personale penitenziario e ha annunciato che chiederà al provveditore regionale, in un incontro previsto per giovedì 11 gennaio, di rivalutare la posizione del detenuto e valutare la possibilità di ricollocarlo altrove. Il sindacato ha anche dichiarato di appellarsi alla politica e agli amministratori affinché vengano revocati i benefici di legge per i detenuti responsabili di aggressioni gravi.