Il 40enne di Udine condannato per la minorenne adescata in chat.
Patteggia per due anni con la sospensione condizionale di pena A.B., 41 anni di Udine, accusato di aver tentato un approccio sessuale con una minorenne, all’epoca di 13 anni. L’uomo ha scelto di evitare il processo e il pubblico dibattito, a sua difesa l’avvocato Virio Nuzzolese.
La vicenda.
Era l’autunno del 2020 quando una ragazza di 13 anni, seguita dai Servizi sociali, aveva conosciuto A.B. su un sito di incontri. Quello che non sapeva la minorenne è che l’impiegato, ai tempi 40 anni, aveva alle spalle una moglie e un figlio. Approfittando di un viaggio di lavoro A. B. incontra per la prima volta la ragazza in una parcheggio del paese dove vive con la famiglia, vicino Padova.
A dicembre il secondo incontro. Questa volta più “forte”. Sempre nell’auto di lui, il 40enne tenta un approccio sessuale con la minorenne. Ad accorgersi del comportamento diverso è la sorella della ragazza, che inizia a guardare il pc e il cellulare. Ad un certo punto, l’adolescente non riesce più a tenere il segreto e racconta l’accaduto. Subito i genitori vengono informati ed espongono la denuncia alla stazione dei carabinieri nei confronti dell’uomo.