Elvo Zornitta era accusato di essere Unabomber, è stato scagionato nel 2009.
Una vita segnata da un incubo, iniziato nel 2004, quando le forze dell’ordine suonarono a casa sua per perquisirla, come sospettato di essere Unabomber, autore degli attentati che seminarono morti e feriti a Nordest, tra il 1994 e il 2006; un’accusa, da cui l’ingegnere Elvo Zornitta di Azzano decimo fu scagionato nel 2009. Ora, a distanza di 14 anni, sarà risarcito.
Ad annunciarlo è stato il suo avvocato Maurizio Paniz che ha confermato al Messaggero Veneto “il pignoramento della somma (stabilita dal Tribunale di Venezia, ndr) presso la Banca d’Italia”. Zornitta fu accusato di essere l’autore di una trentina di attentati, ma 14 anni fa emerse che la prova regina dell’impianto accusatorio era un falso.
L’ingegnere ora è vicino a ricevere la somma, ma la vicenda non è finita perché l’uomo, assieme ad altre dieci persone, è ancora coinvolto nell’indagine (un atto dovuto per poter nominare i propri periti) riaperta dalla Procura di Trieste lo scorso anno dopo il ritrovamento di capelli e peli che verranno analizzati con tecnologie non disponibili all’epoca dei fatti. I lavori relativi al caso sono stati aggiornati al 18 marzo, quando le parti coinvolte presenteranno le proprie argomentazioni in base alle analisi effettuate.