Latitante arrestato durante i controlli di retrovalico.
Proseguono senza sosta i controlli ai confini da parte della compagnia dei Carabinieri di Aurisina: nella mattinata del 6 marzo, durante un’operazione mirata alla ricerca di latitanti, i militari della Stazione di Prosecco hanno individuato e arrestato un cittadino romeno di 45 anni, latitante dal 2016. L’uomo è stato fermato a bordo di un autobus proveniente dalla Spagna e diretto in Romania, durante un’attività di retrovalico nelle zone limitrofe al confine di Stato.
L’accusa a carico del latitante.
Dopo un’accurata verifica nella banca dati delle Forze di Polizia, i militari hanno confermato l’identità del soggetto, su cui pendeva un mandato di cattura rimasto ineseguito per anni. Il 45enne era noto alle autorità italiane per il suo coinvolgimento in una rete criminale dedita ai furti di rame.
Nel 2015, il gruppo si era reso responsabile di numerosi furti ai danni di impianti fotovoltaici nelle quattro province abruzzesi, asportando centinaia di metri di cavi di rame e causando ingenti danni alle infrastrutture.
L’indagine, condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia carabinieri di L’Aquila e coordinata dalla Procura della Repubblica, aveva portato il Giudice per le Indagini Preliminari a disporre la cattura dell’uomo e la sua sottoposizione agli arresti domiciliari. Tuttavia, il latitante era riuscito a sottrarsi alla misura cautelare, facendo perdere le proprie tracce e spostandosi tra diversi Paesi europei per quasi un decennio.
Le indagini hanno rivelato che il 45enne aveva trovato rifugio all’estero, evitando accuratamente di rientrare in Italia, se non per transiti occasionali verso il suo Paese d’origine. Proprio uno di questi spostamenti si è rivelato fatale: grazie ai controlli serrati della Compagnia di Aurisina, i carabinieri della Stazione di Prosecco lo hanno intercettato ponendo fine alla sua fuga.
Durante il fermo, il latitante ha cercato di mantenere un atteggiamento tranquillo, ma l’analisi incrociata delle banche dati ha confermato la sua reale identità e il provvedimento di cattura a suo carico. La Sezione Penale della Corte d’Appello di L’Aquila, informata dell’arresto, ha disposto l’aggravamento della misura cautelare, convertendola in custodia in carcere, eseguita immediatamente dai carabinieri.
I controlli di retrovalico.
L’operazione rientra nell’intensa attività di monitoraggio svolta dai militari per contrastare la criminalità transfrontaliera. La zona di confine, spesso utilizzata come via di fuga dai malviventi, è costantemente presidiata dall’Arma. Solo negli ultimi mesi, sotto la guida del Capitano Curreri, la Compagnia di Aurisina ha arrestato ben 35 latitanti.
Più della metà di questi sono stati fermati mentre viaggiavano su autobus di linea, tentando di attraversare i valichi di confine con la Slovenia, mentre altri sono stati intercettati a bordo di autovetture private nei controlli stradali predisposti sulle principali arterie della provincia.