Nadia Narduzzi era la presidente regionale dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Se ne è andata a 54 anni Nadia Narduzzi, una donna che, per oltre due decenni, ha combattuto con coraggio contro la Sla. Dal 2019, Nadia era presidente della sezione regionale dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (Aisla). La diagnosi di SLA era arrivata quando aveva appena 33 anni, trasformando la sua vita e quella della sua famiglia. Nadia, insieme ad Andrea, si era impegnata attivamente in campagne di sensibilizzazione e raccolte fondi per sostenere i malati di SLA e le loro famiglie. I tre figli, Matteo, Giada e Jacopo, sono cresciuti vedendo il coraggio e la dedizione della madre nella sua lotta quotidiana.
Nadia aveva descritto la SLA come una sigla che incute paura, paragonandola a un corto circuito, a una lampadina fulminata. Nonostante la malattia le avesse tolto la forza muscolare, Nadia sottolineava come la mente rimanesse libera e attiva, ribadendo la volontà di non lasciarsi sopraffare. La determinazione di Nadia emergeva anche dal suo impegno costante nel sostenere la ricerca e nell’incoraggiare clinici, volontari e altri malati. Il suo messaggio era chiaro: non abbassare mai lo sguardo di fronte alla malattia e continuare a lottare con tutte le forze.
La sua scomparsa lascia un vuoto profondo non solo nella sua famiglia, ma anche tra tutti coloro che avevano trovato in lei una guida e un sostegno. I funerali saranno celebrati martedì 9 luglio, alle ore 17, nella chiesa nuova di San Andrat del Judrio.