Taglio del nastro per la nuova unità Ilbord 2 di Ilcam Group
Per festeggiare contemporaneamente il centesimo anniversario della nascita di Tullio Zamò, i 65 anni dalla fondazione di Ilcam, i cinquanta da quella di Licar e l’inaugurazione della nuova unità produttiva Ilbord 2, Ilcam Group ha organizzato un evento speciale, intitolato Noi siamo la nostra storia, tenutosi oggi nella nuova unità produttiva del gruppo, operativa nel complesso degli stabilimenti di Cormòns.
Protagonisti, gli ultimi traguardi aziendali e il ricordo di alcuni dei momenti più significativi della storia di Ilcam, a partire dal sentito e doveroso omaggio a chi ha dato inizio a tutto, un imprenditore visionario, capace di leggere in anticipo sui tempi le trasformazioni del settore dell’arredamento, un grande lavoratore a cui va riconosciuto il merito di aver fondato una realtà diventata oggi numero uno in Europa nella produzione di componenti e accessori per l’industria del mobile.
Attenzione alle radici e sguardo al futuro
I partecipanti hanno potuto conoscere da vicino una realtà profondamente e orgogliosamente radicata nel territorio, e che, dal 1959 a oggi, non ha mai smesso di credere nell’innovazione, offrendo il meglio in termini di qualità, design e tecnologia avanzata, accompagnandoli con un servizio accuratissimo e, soprattutto negli ultimi anni, un’attenzione per la sostenibilità fatta di impegno profondo e concretezza.
La giornata è stata, inoltre, occasione per scoprire la nuova unità produttiva Ilbord 2, che aggiungendosi a Ilbord per le lavorazioni di bordatura, consente al gruppo di far fronte alla domanda in modo ancora più rapido e garantendo standard qualitativi di eccellenza, in virtù di impianti che impiegano tecnologie di ultimissima generazione.
Sotto i riflettori, naturalmente, anche Licar, azienda fondata nel 1973 ed entrata a far parte di Ilcam Group nel 2014 per arricchire l’offerta con la tecnologia dell’avvolgimento.
Le parole dei fratelli Pierluigi e Silvano Zamò
Ad aprire la giornata, le parole dei fratelli Pierluigi e Silvano Zamò, rappresentanti della proprietà. “Quando è stata fondata Ilcam, in molti si chiesero cosa significasse questo acronimo; in particolare, il significato della C”, ha detto Pierluigi Zamò. “Come sappiamo la sigla stava per Industria Lavorazioni Curvati e Affini Manzano. Ebbene, a posteriori, in quelle cinque lettere io voglio leggere anche l’abbreviazione di ‘cambiamento’, che quasi subito l’azienda intraprese, cedendo le macchine per la curvatura e iniziando a eseguire la tornitura per i mobilieri del Pordenonese e del Pesarese, fino alla crisi del 1972, dopo la quale Ilcam cominciò a realizzare ante, preparando il terreno per la crescita che ha portato a ciò che siamo oggi, acquisendo altre aziende per offrire al mercato ante veramente di tutti i tipi”.
“Le aziende di oggi – gli ha fatto eco Silvano Zamò – dovrebbero essere efficienti, sostenibili, ma al contempo luoghi belli e accoglienti, perché i lavoratori vi trascorrono molte ore al giorno”, aggiungendo una riflessione sulla necessità di adottare un modello di stabilimento molto diverso dalla fabbrica tradizionale e più attrattivo anche per i giovani, per poi concludere con l’impegno per la sostenibilità del gruppo, raccontato anche attraverso i numeri, importanti, che lo testimoniano.
I saluti istituzionali
Sono poi intervenuti: Roberto Felcaro, Sindaco di Cormòns, Michelangelo Agrusti, Presidente di Confindustria Alto Adriatico, e Sergio Emidio Bini, assessore regionale alle attività produttive e al turismo; presente anche Alessia Rosolen, assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia.
Felcaro, portando i saluti della comunità cormonese e congratulandosi, ha sottolineato che “Ilcam Group è la storia del territorio, una realtà che ha dato occupazione e opportunità di crescita personale a tanti cittadini di Cormòns, portando avanti un processo di sviluppo intenso, segnato da un’attenzione per la sostenibilità fuori dal comune”.
Le parole di Agrusti hanno toccato un tema centrale: “Le persone sono un asset fondamentale per ogni impresa e imprenditore e dipendenti devono sentirsi un corpo unico: in Ilcam Group si respira l’aria di un’impresa che si ispira a un nuovo paradigma, quello di un’azienda in grado di essere sia luogo piacevole e accogliente sia luogo in cui si fa comunità attraverso lo scambio di esperienze finalizzate al miglioramento”.
Bini, infine, si è soffermato sulla capacità dell’azienda, dimostrata dalla sua storia, di mettere in atto concretamente i suoi propositi, sottolineando poi “come Ilcam Group è stato in grado di far crescere la sua squadra fino a tagliare l’odierno traguardo dei 1.400 collaboratori, che poi significa sapere che 1.400 famiglie vivono anche grazie all’azienda”, e concludendo su quanto sia importante e gratificante per un imprenditore riuscire a tramandare ai figli l’amore per la propria attività.