Studenti friulani creano posate speciali in 3D per gli anziani con demenza

Posate pensate per gli anziani che soffrono di demenza.

Avviato il 31 gennaio il nuovo progetto di sensibilizzazione e formazione per i ragazzi e le ragazze che frequentano il Liceo artistico statale Enrico Galvani di Cordenons, che prevede la realizzazione con stampante 3d di speciali posate destinate agli anziani con demenza.

Il nuovo capitolo sui temi dell’invecchiamento attivo e delle persone anziane con fragilità o patologia dementigena dal titolo “Cappa e spada, ovvero come ti disegno le posate”, fa parte di un percorso più ampio di diffusione e disseminazione della cultura del mondo dell’anziano in chiave di solidarietà.

Due le classi del Galvani coinvolte la 3^ D e la 3^ E, grazie a questa nuova azione gli studenti potranno diventare promotori di una nuova attenzione nei confronti dell’anziano che presenta fragilità, o che deve confrontarsi con la senescenza e il deterioramento cognitivo che essa comporta, affrontando situazioni quali la perdita di memoria o patologie legate all’invecchiamento, tra cui la demenza e l’Alzheimer.

Figlia del progetto di formazione triennale “Impastiamo la Vita” promosso alla Scuola Alberghiera IAL di Aviano, anche la nuova azione è co-progettata dal Servizio sociale dei Comuni Livenza Cansiglio Cavallo e dalla Cooperativa sociale Itaca ed ha l’intento di stimolare nei giovani l’interesse e la cultura del rispetto nei confronti delle persone con patologie dementigene, affinché ragazze e ragazzi si rendano promotori di un pensiero di solidarietà nel loro territorio.

L’alveo in cui scorre “Cappa e spada” è quello di un percorso di consapevolezza rispetto alle diversità che ci circondano ed alle fragilità che ciascun gruppo sociale, giovani e anziani, porta con sé nella propria quotidianità. A partire dalla necessità di ricucire, in un processo di guarigione post pandemico, le relazioni inter e transgenerazionali fra adolescenti e anziani. Il corso propone ad entrambi i gruppi una nuova occasione di scambio, un’opportunità per ricominciare da dove la pandemia aveva interrotto la relazione di affetto, cura e fiducia.

Nel corso del primo incontro del 31 gennaio, agli studenti di 3^ D e 3^ E del Galvani è stata proposta una carrellata di pittori che, nel corso della loro vita, hanno sperimentato sulla propria pelle la demenza, riflessa anche nelle loro opere, tra cui Willem De Kooling e William Utermohlen. Particolare commozione ha suscitato quest’ultimo, per il quale dagli anni Novanta è stato messo a disposizione della comunità scientifica un singolare diario clinico. Si tratta di una serie di opere realizzate dall’artista, cui era stato diagnosticato l’Alzheimer nel 1995.

I prossimi incontri sono previsti il 7 febbraio, 6-13-27 marzo. Gli studenti della classe 2^ pasticceria della Scuola Alberghiera IAL di Aviano, che hanno già ricevuto un primo ciclo di formazione e hanno appena terminato la prima parte del secondo anno, offriranno agli studenti del Galvani le competenze e le caratteristiche tecniche per la produzione in stampante 3d delle posate.