Taglio del nastro a Cordenons alla presenza del governatore Fedriga.
Era la notte tra l’11 e il 12 settembre 2012, quando un’ampia porzione di soffitto era ceduta, fortunatamente senza conseguenze per le persone. Ora, a distanza di quasi nove anni dal crollo di quel soffitto, che ne aveva causato la parziale inagibilità, e dopo cinque anni di lavori di ristrutturazione la scuola primaria Duca D’Aosta di Cordenons è stata riaperta.
A tagliare il nastro il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, insieme con l’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio Graziano Pizzimenti, il sindaco Andrea Delle Vedove e numerosi genitori che a suo tempo si erano costituiti in un comitato a difesa del plesso scolastico.
Sicurezza degli edifici scolastici.
“La sicurezza dei nostri figli è una priorità – ha detto Fedriga –. Per questo il Friuli Venezia Giulia è all’avanguardia sul fronte della sicurezza degli edifici scolastici; questa amministrazione regionale ha voluto destinare risorse ingenti agli interventi antisismici in edilizia scolastica, perché vogliamo favorire interventi preventivi e garantire che i luoghi dove i nostri bambini e ragazzi passano la maggior parte delle loro giornate siano posti sicuri”.
Fin dalla prima inaugurazione avvenuta nel 1911 la “Duca D’Aosta”, come racconta una mostra fotografica allestita nei rinnovati locali e curata da Raffaele Cadamuro che ha firmato anche una pubblicazione sull’edificio, si compone di 14 aule. A settembre riaprirà con 10 classi, ma nell’intenzione dell’amministrazione comunale, la scuola diventerà anche un polo di riferimento culturale nel cuore del centro storico.
Prossimi interventi anche alla Da Vinci.
“Ringrazio il Comune – ha proseguito Fedriga – per l’impegno con cui ha inteso riconsegnare alle famiglie questa scuola nel cuore della città”, anticipando anche che in assestamento di bilancio sarà inserito un ulteriore stanziamento a favore del Comune di Cordenons per la messa in sicurezza anche della scuola secondaria di primo grado “Leonardo Da Vinci”.
“La nostra è una scelta politica – ha ribadito il governatore -, abbiamo deciso di investire su numerose misure a favore della famiglia, che presto avrà anche una sua legge regionale organica. Contro la denatalità drammatica che affligge il Paese, il Friuli Venezia Giulia ha voluto approntare interventi quali il bonus natalità, i contributi per la frequenza di asili nido e centri estivi”.