Inclusione e cura passano per la narrazione e i libri: l’iniziativa in un’azienda agricola friulana

L’evento all’azienda agricola di Colloredo di Monte Albano.

La narrazione come strumento di cura, ma anche di inclusione e legalità: l’azienda agricola Giuseppe Maggiori di Colloredo di Monte Albano ospita un pomeriggio speciale, dedicato ad un particolare progetto finanziato dal Programma Erasmus+ dell’Unione Europea incentrato sull’alessitimia.

Di cosa si tratta? L’alessitimia è l’incapacità o la difficoltà nel riconoscere, esprimere e distinguere le proprie e altrui emozioni. Un deficit nella regolazione affettiva, ossia nella capacità di gestire i propri stati emotivi e fisici, individuarne le cause, utilizzare il linguaggio per esprimerli. Allo stato attuale, l’alessitimia è considerata un fattore di rischio per disturbi fisici (ad esempio gastrointestinali) e psicologici (da quelli alimentari all’ansia).

Il progetto Taber, che coinvolge sei Paesi ed è finanziato appunto dall’Ue, è stato ideato per migliorare la resilienza emotiva nelle persone con alessitimia, attraverso l’uso della narrazione. Ed è di questo che si parlerà sabato 28 settembre all’azienda agricola Maggiori, a partire dalle 16, con Felicitas Kresimon, Igor Peres, Chiara Bertossio. Durante l’evento sarà presentata una pubblicazione che raccoglie due anni di ricerca sulle buone pratiche terapeutiche.

Sarà presente anche Damatrà, con la Tribù che Legge, progetto di inclusione e legalità che vede ragazzi seguiti dall’USSM (Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni) di Trieste trasformarsi in narratori per bambini. Le letture avverranno in un accampamento di tende multisensoriali, promuovendo la lettura come strumento di responsabilità e relazione.

Nell’occasione, sarà anche possibile partecipare a incontri guidati tra api e vigne, a cura di Cooperativa Duemilauno Agenzia Sociale. Ecco il programma completo della giornata: