Scooter 1945-1970: a Villa Manin un viaggio nella storia di un’icona italiana

La mostra Scooter Italia 1945-1970 a Villa Manin.

Dall’8 febbraio, Villa Manin di Codroipo ospiterà la mostra “Scooter Italia 1945-1970”, un’esposizione dedicata a uno dei simboli più iconici del design e dell’ingegneria italiana. L’iniziativa, organizzata dall’Ente Regionale per il Patrimonio Culturale Friuli Venezia Giulia (ERPAC) e curata da Paolo Capuzzo, offrirà un viaggio nell’epoca d’oro dello scooter, mezzo che ha rivoluzionato la mobilità e la società italiana del dopoguerra.

Oltre 50 modelli in esposizione: lo scooter come simbolo di cambiamento

La mostra ripercorre 25 anni di innovazione motoristica attraverso 50 modelli storici, provenienti da collezionisti privati del Friuli Venezia Giulia. Accanto ai marchi più celebri come Piaggio e Innocenti, verranno esposti anche esemplari di aziende meno note come Rumi e Gianca, che hanno contribuito alla trasformazione dello scooter da semplice mezzo di trasporto a icona di modernità e cultura.

L’esposizione è suddivisa in due sezioni temporali: dal dopoguerra ai primi anni Sessanta, periodo in cui lo scooter è stato essenziale per la ricostruzione e la modernizzazione dell’Italia, accompagnando il passaggio da una società rurale a una urbana; e dagli anni Sessanta alla fine del decennio, quando il ciclomotore è diventato un simbolo della gioventù, della libertà e delle nuove forme di socialità.

Un percorso tra design, cultura e società

La mostra non si limiterà alla storia tecnica e produttiva degli scooter, ma esplorerà anche la loro immagine culturale, immortalata nei rotocalchi, nel cinema e nella musica. Saranno esposti materiali d’archivio, tra cui fotografie dell’Archivio Alinari e dell’Archivio Fiera Milano, filmati storici dell’Archivio Nazionale Luce e dell’Archivio Cinema Impresa di Ivrea, oltre a manifesti originali della Collezione Salce e riproduzioni della Fondazione Piaggio.

L’esposizione fa parte del palinsesto di “GO!2025&Friends”, il cartellone di eventi collegato a “GO!2025 Nova Gorica – Gorizia Capitale europea della Cultura”, e rappresenta la prima grande mostra inaugurata dalla Regione Friuli Venezia Giulia nel 2025. A corredo dell’evento, sarà disponibile un catalogo edito da Silvana Editoriale in italiano e inglese, con immagini, poster e testi critici di studiosi ed esperti del settore.

Il curatore della mostra, Paolo Capuzzo, ha così raccontato l’esposizione: “Nell’Italia del dopoguerra, gli scooter hanno rappresentato una preziosa risposta alla crescente necessità di mobilità di un paese in rapida trasformazione. La loro diffusione ha lasciato un’impronta profonda nell’immaginario collettivo: il cinema, la letteratura e la musica li hanno celebrati come emblemi di libertà e modernità”.

Il vicepresidente e assessore alla Cultura e allo Sport della Regione Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil, ha sottolineato l’importanza della mostra: “La facilità e la velocità nel fare una cosa non danno al lavoro durevole solidità né la precisione della bellezza, sosteneva Plutarco. E, in effetti, nella evidente bellezza che traspare in ogni singolo pezzo esposto in questa mostra è anche contenuta la complessità e la fatica del lavoro di restauro svolto dai proprietari, tutti della nostra regione, i quali, con passione certosina e amore, hanno dedicato il loro tempo alla ricerca e all’assemblaggio dei pezzi adeguati a riportare all’unicità originaria ognuno di questi scooter”.

“Una mostra bella da vedere, dunque, ma anche bella da ascoltare per la storia – tutta italiana – che saprà raccontare ai suoi visitatori, una storia che riguarda tutti noi, i nostri genitori, i nostri nonni, ma anche i nostri figli e nipoti che in quella storia potranno ritrovare una parte delle loro radici”.