Necrologi con il nome del sindaco di Codroipo: “È una minaccia di morte”

I finti necrologi del sindaco di Codroipo.

Forse, l’autore dello scherzo voleva essere divertente. Soltanto che Fabio Marchetti, sindaco di Codroipo, non ha alcuna voglia di ridere: “Per me è una minaccia di morte, non una goliardata“.

Riavvolgiamo il nastro. Questa mattina, nel centro del Medio Friuli compare una serie di epigrafi che ritraggono il primo cittadino. “Dopo lunga e penosa militanza immobilista in Forza Trieste, il giorno 24/07/2020 è tornato al partito del padre Fabio Marchetti, sindaco di Codroipo. Ne danno l’annuncio i Fratelli d’Italia e i parenti tutti, augurandosi che finalmente si metta al lavoro“. Il tutto, corredato dalla foto del sindaco Marchetti e, in alto, da quella di Giorgio Almirante.

Il riferimento, chiaro, è al recente passaggio del sindaco da Forza Italia a Fratelli d’Italia. Il primo cittadino di Codroipo, questa mattina alle 8, è stato avvertito da un amico. E così, messa in moto la Polizia locale, di “epitaffi” ne sono stati scoperti oltre 15 in varie zone. “Mi ha dato fastidio – ammette Marchetti -, io non ho problemi ma questa suona come una minaccia bella e buona. C’è un limite allo scherzo. Affiggerli sull’intero territorio comunale, oltretutto, non è un lavoro da poco”.

Il tono del sindaco è seccato. “Chi ha architettato una burla di questo genere non è una persona normale. Io mi sento tranquilllo, ma mi spiace abbia inquietato la mia famiglia, a partire dai miei genitori, senza dimenticare la mia compagna e le due figlie di 16 e 17 anni. Per carattere sto allo scherzo e alla battuta, ma non quando si passa il segno”. Fatto sta che Marchetti ha denunciato il fatto alla caserma carabinieri di Codroipo e ha informato anche il Prefetto di Udine, Angelo Ciuni. “Spero che le telecamere – aggiunge il primo cittadino – aiutino a individuare il colpevole”.

La notizia si è velocemente diffusa in tutto il Fvg e oltre. E a Marchetti sono arrivati attestati di stima e vicinanza trasversali “dalla Lega al Pd, senza distinzione di colore politico. Mi ha chiamato anche Luca Ciriani, senatore di Fratelli d’Italia”.