Nell’incidente del 2020, perse la vita Giulia Comuzzi.
Era il 4 maggio 2020, quando una Mercedes Classe A, dopo aver percorso la Pontebbana ed essersi immessa in via Pordenone, a Codroipo, tamponò una Toyota Yaris che la precedeva, deviando poi verso sinistra e cominciando a ruotare in senso antiorario: nell’incidente morì Giulia Comuzzi, 36enne madre di tre figli che si trovava sull’auto assieme al compagno.
E proprio lui, un 39enne di Udine, aveva raccontato che alla guida del mezzo c’era la donna. A confermare la versione anche alcuni automobilisti che avevano raccontato di aver visto una Mercedes superare le auto sulla Pontebbana, guidata da una donna bionda con i capelli raccolti, e una telecamera di videosorveglianza posta lungo la strada.
E’ stata poi la testimonianza di un altro automobilista a ribaltare la situazione: la donna aveva guidato fino a un certo punto; dopo di che, accostata l’auto, si era spostata sul lato del passeggero lasciando il posto al compagno.
L’uomo, ieri pomeriggio, è stato condannato in abbreviato a quattro anni di reclusione per omicidio stradale e guida in stato di ebbrezza. La famiglia Comuzzo si era affidata a Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella tutela dei familiari delle vittime di incidenti stradali.