I festeggiamenti per i 60 anni delle Frecce Tricolori.
Gli occhi, estasiati, sono quelli di chi è in attesa fremente già dalla mattina. Poco prima delle 18, le Frecce Tricolori si alzano in volo nel cielo della base di Rivolto, regalando un’emozione difficile da descrivere a parole. Il Friuli, intanto, gonfia il petto d’orgoglio e partecipa – chi “sul campo”, cioè gli 8.000 fortunati che hanno potuto assistere allo spettacolo dal vivo, chi seguendo la diretta dell’Aeronautica militare sui social – ai 60 anni dalla Fondazione della Pattuglia Acrobatica Nazionale, appunto le mitiche Frecce, alias il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico.
Dopo l’esibizione dei colleghi di altri Paesi (Polonia, Finlandia, Spagna e Svizzera) e le attività promosse dall’Aeronautica Militare – dai velivoli storici della Legend al Display, fino alla dimostrazione delle capacità aeree del personale di questa Forza -, alle sei del pomeriggio i riflettori si accendono su di loro. Le Frecce. Rivolto e il Friuli trattengono il fiato, seguendo le strepitose evoluzioni in cielo, con un cuore a simboleggiare l’amore per la patria. Qualcuno non trattiene una lacrima densa di emozione e orgoglio tutto friulano.
Nelle cabine dei velivoli MB-339PAN c’è la formazione 2021 delle Frecce. Il comandante Gaetano Farina coordina da terra, mentre in cielo Stefano Vit (capo formazione), Alfio Mazzocoli, Federico De Cecco, Pierluigi Raspa, Alessio Ghersi, Paolo Marocco, Oscar Del Do’, Simone Fanfarillo, Alessandro Sommariva e Massimiliano Salvatore danno prova di sapiente maestria e lasciano tutti con il naso all’insù e il fiato sospeso, tra voli rovesciati, avvitamenti e incroci mozzafiato, mentre il cielo si tinge del tricolore italiano. Poco meno di mezz’ora di spettacolo puro, salutato da un fragoroso applauso per questo appuntamento che resterà nella storia.
A celebrare le Frecce ci sono tanti personaggi di spicco giunti a Rivolto, dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, fino al Capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, il generale Alberto Rosso. Un orgoglio che varca i confini della regione, un patrimonio da tramandare al futuro. Oggi come domani.