Il servizio a Codroipo per fare il tampone.
A Codroipo apre un nuovo punto tampone a disposizione degli 11 comuni serviti dal Distretto sanitario di viale Duodo. “Con questa apertura – ha sottolineato all’inaugurazione il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi – abbiamo completato l’offerta di servizi di prossimità attorno a Udine, che comprende i già funzionanti punti a Gemona, Tolmezzo, San Giorgio di Nogaro e Cividale. Si tratta di un’operazione organizzativa importante che ci auguriamo renda
più efficiente il sistema e contribuisca a fronteggiare la situazione di emergenza che ha una pressione di domanda importante”.
Il punto tamponi di Codroipo sarà operativo dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 14. La prenotazione avverrà tramite richiesta al medico di medicina generale o al pediatra da parte di persone che manifestino sintomi sospetti. Il medico e il pediatra hanno a loro disposizione una mail dedicata con cui richiedere al Distretto gli appuntamenti che verranno fissati seguendo tre fasce orarie suddivise per tipologia di utenza: nelle prime due ore, dalle 10 alle 12, gli adulti, dalle 12 alle 13 i bambini e ragazzi e dalle 13 alle 14 le persone inviate direttamente dal Dipartimento di prevenzione per effettuare il tracciamento a seguito di contatto con positivo.
L’esito del tampone sarà comunicato con maggiore velocità a chi ha abilitato l’applicativo Sesamo, per la cui attivazione e raccolta di consenso informato sono a disposizione con servizio di assistenza gli sportelli del Cup del Distretto. L’azienda, inoltre, sta valutando anche in questi giorni la possibilità di inviare con sms su utenze di telefonia mobile l’esito, se negativo, del tampone. La capacità media giornaliera è stata stimata per il momento a 60 tamponi, con la messa a disposizione di due infermiere, un medico Usca e un dipendente Oos per il back office.
“Restano assicurati sempre – spiega la direttrice del Distretto Bruna Mattiussi – i tamponi a domicilio per persone con sintomi sospetti da Covid-19 o intrasportabili e quelli a disposizione dei pazienti che devono sottoporsi a lunghi cicli di cure specialistiche”.