Sarà il primo Ospedale di comunità costruito in regione.
A Codroipo complesso del primo Ospedale di comunità costruito in regione, il Suap e l’hospice prende forma con i lavori che saranno conclusi entro la fine dell’anno, mentre l’attivazione è prevista nel primo semestre del 2025.
Lo ha spiegato oggi l’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, nel corso di un sopralluogo al cantiere assieme, tra gli altri, a Denis Caporale, direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (Asufc), ai sindaci di Codroipo Guido Nardini, di Bertiolo Eleonora Viscardis e Mortegliano Roberto Zuliani oltre al direttore dei lavori Adriano Runico, al responsabile unico del procedimento Fabio Spanghero e a parte del personale del distretto.
“Il complesso che ospiterà il primo Ospedale di comunità costruito in regione, il Suap (Speciale unità di accoglienza permanente) e l’hospice rappresenta un risultato di rilievo e non scontato. I lavori avviati nel 2022 saranno conclusi entro la fine dell’anno e l’utilizzazione sarà possibile nel primo semestre del 2025, il tempo necessario per il suo allestimento. Si tratta di un’operazione, frutto di una scelta condivisa con Regione, Asufc e i Comuni coinvolti che ha potuto contare sulla collaborazione del sistema professionale sanitario e di una felice condivisione con le imprese esecutrici, i progettisti, il direttore dei lavori e con un investimento di rilievo con risorse in prevalenza regionali che porterà alla realizzazione di una struttura moderna e funzionale a vantaggio della comunità”.
L’intera opera è realizzata su una superficie complessiva di circa 3.300 metri quadrati e rispetterà tutti i criteri stabiliti per gli interventi inseriti nella programmazione sanitaria prevista dal Pnrr.
Il progetto.
Nel dettaglio, l’Ospedale di comunità prevede fino a 20 posti letto, da 8 a 10 quelli del Suap e 12 per l’hospice. Il nuovo complesso, realizzato dall’associazione temporanea di impresa Martina srl e Fiel spa, ha previsto un finanziamento di 9.270.000 euro di cui 2.669.306 del Pnrr e la restante parte di fondi regionali.
L’intervento permetterà di trasferire la Rsa, ora inserita nell’attuale edificio del distretto, nel nuovo complesso e liberare spazio per ospitare servizi distrettuali e la Casa della comunità con attività quali la Guardia medica, il centro prelievi, gli ambulatori dei medici di medicina generale, del pediatra di libera scelta e il consultorio. Durante il sopralluogo è stato anche sottolineato il rispetto delle tempistiche nella programmazione dei lavori.