Domani i funerali di Raimondo Benvenuto.
Si terranno alle ore 15 nella giornata di domani, giovedì 14 dicembre presso il Duomo di Codroipo, i funerali di Raimondo Benvenuto. Figura conosciuta e stimata all’ interno della comunità codroipese e non solo, l’uomo, che negli anni era diventato un solido riferimento professionale per molti aspiranti parrucchieri, lascia un segno indelebile.
Il percorso lavorativo di Benvenuto inizia quando, ancora in giovane età, si da da fare come garzone per poi intraprendere, non ancora ventenne, quella che a tutti gli effetti sarebbe diventata la sua punta di diamante. Assieme al fratello Antonio infatti, realizza il sogno che si rivelerà essere vincente, ovvero quello di aprire “Benvenuto acconciature”, il salone dove prenderanno vita negli anni tutti i più grandi successi. Estetica, massaggi, sauna e acconciature, un angolo di paradiso nel quale la copiosa clientela amava rifugiarsi per concedersi quelle coccole inebrianti che, soprattutto ai tempi, erano in via del tutto escluisiva.
Nel 1975 il negozio si trasferisce da Piazza Garibaldi a Via Candotti e le redini le prende in mano Raimondo, in totale autonomia. “Negli anni sono moltissime le persone che, da semplici clienti, sono diventati dei cari amici – spiega il figlio Franco- mio padre era molto socievole, amava stare in compagnia”. Maestro indiscusso di acconciatura, tanto da aver dato vita, assieme ad altri illustri colleghi, all’Accademia udinese Anam, dedicata alla formazione di futuri parrucchieri. “Il lavoro era tutto il suo mondo, anche se è stato una figura esemplare anche all’interno della nostra famiglia” prosegue il figlio. Passioni forti hanno accompagnato la vita del maestro acconciatore, hobby come il calcio, la caccia e, negli ultimi anni, anche la briscola. La sua impronta la lasciava ovunque, dall’ ambito professionale, dove ha formato ben una cinquantina di dipendenti diventati a loro volta professionisti, a quello familiare, dove l’amore andava a braccetto con una corretta formazione educativa. “Mio padre amava le regole, nel rispetto sempre del prossimo” conclude il figlio.
Un talento innato che ha aperto le strade per il successo anche ad alcuni dei dipendenti di lunga data, come Laura. “Ho lavorato per Raimondo per ben vent’anni, per me era come un padre – racconta l’ex dipendente – non solo ha formato i dipendenti a livello professionale, ma era sempre accanto a noi anche dal punto di vista umano, sempre una parola di conforto, un vero e proprio punto di riferimento” racconta la donna . “Negli ultimi anni veniva sempre a farsi i capelli da me e da Sergio, mio collega e anche lui suo ex dipendente e quando ci si ritrovava il clima era più che mai familiare” prosegue Laura con la voce rotta dal pianto. Lunedì sera, un malore improvviso non ha lasciato scampo a quello che per tutti era e resterà uno dei simboli più rappresentativi della comunità. Lascia la moglie Lidia, i figli Franco e Alessandra e la tanto amata nipotina Alice.