Acqua Pradis, nuovo tentativo di vendita all’asta: il futuro dell’azienda appeso a un filo

Nuova asta per Acqua Pradis.

Si avvicina una nuova data per la vendita all’asta di Acqua Pradis, dopo la chiusura delle operazioni di ammissione dei creditori e la definizione del passivo complessivo, che ammonta a circa 1 milione e 350 mila euro. Nella giornata di ieri si è tenuta la terza adunanza dei 46 creditori davanti al giudice Elisa Tesco, stabilendo che i crediti ammessi ammontano a 37.139 euro, composti in gran parte da obblighi fiscali e contributi previdenziali. I crediti esclusi, invece, raggiungono gli 88.853 euro.

La curatrice Alessandra Fabris può ora fissare una nuova data per la gara di acquisizione. La sospensione dell’attività dello stabilimento di Clauzetto risale al 31 gennaio 2024.

Terzo tentativo di vendita: speranze e incertezze

Sarà il terzo tentativo dopo i due precedenti andati deserti. La prima asta, svoltasi lo scorso 19 dicembre, si era chiusa senza alcuna offerta, nonostante le manifestazioni di interesse precedenti. Una situazione che si è ripetuta il 24 gennaio, quando, ancora una volta, nessun acquirente ha presentato offerte per rilevare l’azienda.

Nemmeno l’abbassamento del prezzo base da 825 mila a 790 mila euro ha smosso l’interesse degli investitori. L’ipotesi di vendita prevede la cessione dell’intero complesso, con una parte immobiliare stimata in 700 mila euro e il valore aziendale fissato a 90.400 euro, al netto dei beni di terzi. Tuttavia, l’assenza di acquirenti ha imposto un’ulteriore revisione al ribasso: nel terzo tentativo di vendita, il prezzo sarà ridotto di circa il 20% nella speranza di attrarre compratori e garantire un futuro alla storica azienda di imbottigliamento.