Il supporto dell’Avos.
Un esempio in più del senso di solidarietà dei volontari, ma anche di come le associazioni possano aiutare enti pubblici e cittadini, viene da Cividale del Friuli, dove l’Avos si è impegnato a fianco dei pazienti dializzati.
Nell’ottobre 2022, infatti, la Dialisi della città ducale, afferente alla struttura di Nefrologia, Dialisi e Trapianto renale diretta dal dottor Giuliano Boscutti, ha subito alcune modifiche logistiche che hanno ridefinito alcuni percorsi diventati ormai abitudinari per i pazienti cronici.
Si tratta di circa 50 pazienti suddivisi in 4 turni dialisi ed ogni turno di dialisi costituisce una piccola comunità: sono pazienti cronici spesso con motilità compromessa, sempre con autonomia ridotta e per la grande maggioranza anziani. Si rivolgono alla struttura tre volte alla settimana per essere sottoposti alla seduta di dialisi che dura circa 4 ore e molti di loro sono trasportati in carrozzina o necessitano di presidi per camminare.
In questo contesto, la struttura ha potuto fare affidamento sui volontari di Avos (Associazione Volontari di Solidarietà) che si sono prestati a facilitare il trasporto nel nuovo percorso e alleggerire quindi la seduta. Ne è nata una rete di relazioni che al di là della soluzione del bisogno espresso ha arricchito i pazienti ed i volontari sul piano umano vicendevolmente.
Boscutti ha incontrato, insieme al responsabile infermieristico del Centro Dialisi Antonio De Toni, il gruppo di volontari Avos impegnati per ringraziarli della loro opera e rafforzare il legame con la struttura oltre che ricevere da loro indicazioni per la migliore prosecuzione dell’attività impostata.
“Questa situazione costituisce un esempio importante di come l’opera del volontariato possa essere di grande aiuto per le strutture sanitarie e sollievo per i pazienti risolvendo almeno in parte problemi che possono apparire piccoli ma costituiscono parti importanti della qualità di vita del malato cronico – ha commentato il dottor Boscutti -. Inoltre è fondamentale il confronto con queste realtà perché ci permette di capire, nel pratico, dove possiamo migliorare l’organizzazione esistente. All’Associazione e a tutta la rete di volontari il mio sincero e profondo ringraziamento”.