Secondo il sindacato sono troppe le chiusure del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Cividale
Il sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco Co.Na.Po ha dichiarato lo stato di agitazione: sarebbero troppe, infatti, le chiusure del Distaccamento di Cividale del Friuli. E, nel caso le istanze non trovassero risposte, il Co.Na.Po prospetta uno sciopero provinciale della categoria.
A sottoscrivere è il segretario Provinciale Co.Na.Po. Christian Fumagalli: “Da quasi un anno il presidio dei Vigili del Fuoco viene chiuso troppo spesso. I pompieri di Cividale del Friuli, assegnati come da Decreto Ministeriale in misura di 28 unità alla cittadina ducale, vengono molte volte assorbiti dalla sede centrale di Udine o dalle altre sedi provinciali per sopperire la carenza di organico e svolgere attività di soccorso tecnico urgente. Il Co.Na.Po ha denunciato più volte la grave situazione al Comandante Provinciale di Udine, ma senza aver avuto risposte concrete”.
“In questi giorni abbiamo fatto il punto della situazione con il vicesindaco di Cividale del Friuli, Roberto Novelli che, a sua volta, ha già presentato diverse interrogazioni parlamentari su quanto sta accadendo – ha aggiunto DamJan Nacini, segretario regionale Co.Na.Po. L’organico regionale dei Vigili del Fuoco parla chiaro: mancano circa 200 unità, e le condizioni per lavorare in sicurezza sono compromesse, così come è compromessa la sicurezza del comprensorio di Cividale”.
Nacini e Fumagalli ricordano che il Distaccamento permanente di Cividale è stato decretato tale dal Ministero dell’Interno ed è essenziale per garantire il Soccorso tecnico urgente anche nelle Valli del Natisone. “Basti pensare – hanno concluso -, agli interventi causati dalla Bomba d’acqua e dalla grandine di questi giorni, oppure ai ritardi nei soccorsi che si avrebbero se le squadre dovessero partire da Udine per raggiungere uno dei tanti centri abitati delle Valli, si passerebbe, infatti, da tempi ragionevoli di circa 20 minuti se i pompieri partissero dal distaccamento a circa un’ora negli altri casi”.