A Cividale un ulivo in memoria di Gloria Vecchiutti.
È stata aperta al traffico nella mattinata di giovedì 21 dicembre la nuova rotonda a Cividale, che interseca Via Friuli, Via Terme Romane e Via Ippolito Nievo. Dopo anni di diatribe tra cittadini e autorità, in quanto la ridotta visibilità ne aveva causato diversi incidenti, è stato possibile cercare di rendere più sicuro il flusso del traffico.
Incidenti proprio come quello nel quale, nel 2016, aveva perso la vita, in sella alla sua moto, Gloria Vecchiutti. “Un evento tragico, che ancora oggi lascia sgomento e amarezza non solo nella nostra famiglia, ma in tutta la comunità” spiega Paolo Vecchiutti, padre di Gloria. Una comunità che non ha mai scordato quel tragico sedici aprile di otto anni fa e che ha accolto di buon grado la richiesta del padre, di piantare un ulivo proprio al centro della rotonda, per ricordare la prematura scomparsa della figlia. “Quell’ ulivo per me rappresenta mia figlia, vederlo li mi dà coraggio e mi fa andare avanti a testa alta, consapevole che, nonostante io non possa cancellare il dolore, devo trovare sempre la forza di lottare e di proseguire il cammino, sia personale, sia lavorativo” prosegue Vecchiutti.
Una forza e una determinazione incredibili, quelle della famiglia Vecchiutti, capaci di proseguire a denti stretti e anche di perdonare, a volte, qualche comportamento non del tutto lineare, come quello adottato da un compaesano qualche giorno fa. La rabbia e l’indignazione dei social infatti non si erano fatte attendere, in seguito ad alcune foto che immortalavano una bicicletta appesa a quell’ ulivo così pregno di significato. “Chi ha sbagliato è venuto subito a scusarsi con me, non nutro rabbia e rancore nei confronti di nessuno, mia figlia mi dà la forza di andare sempre avanti con grande dignità“, conclude Vecchiutti.