I nuovi 17 posti letti per cure intermedie non soddisfano i cittadini: “Riaprire Medicina e Pronto Soccorso”
Nuovo sit in di protesta a Cividale del Friuli dove i comitati spontanei per la difesa degli Ospedali cosiddetti minori si sono riuniti per avanzare le loro richieste, prima tra tutte la riapertura dei Reparti di Medicina per Acuti e del Pronto Soccorso del nosocomio della città ducale attorno a cui gravita un bacino di circa 50 mila utenti.
I comitati, quindi, non hanno considerato sufficiente l’operazione della Regione che ieri ha inaugurato 17 nuovi posti letto per cure intermedie nel presidio distrettuale di Cividale, operativi da oggi.
Nel corso della protesta, promossa dal comitato “Io voglio l’ospedale a Cividale”, i partecipanti hanno manifestato portando cartelli che denunciano la situazione di “un ospedale ormai senza servizi” e di un territorio, quello di Cividale e delle Valli del Natisone, senza ospedale.
Al sit in, sono intervenuti anche i consiglieri regionali Furio Honsell (Open Fvg) e Simona Liguori (Cittadini).
“Sono vicino ai cittadini e ai comitati che chiedono da anni il ripristino dei servizi ospedalieri primari ovvero il pronto soccorso e le medicine d’urgenza all’ospedale di Cividale e agli altri ospedali di rete – è intervenuto Honsell -. Negli ultimi anni è saltato il modello di Sanità del Fvg danneggiando le comunità e scaricando sull’ospedale centrale un carico di lavoro che non è più gestibile. Ciò ha comportato l’aumento dei tempi di attesa e anche la fuga di parte del personale. Il sistema pubblico va dunque completamente rivisto perché non è in grado di dare più risposte di salute. L’origine di queste criticità deriva anche dalla ostinata aziendalizzazione perseguita dall’assessore Riccardi. La sanità non si può ridurre a prestazioni, a meno che non si voglia cancellare la sanità pubblica e universalistica, caposaldo della nostra società così come l’ha definita la Costituzione”.
“Le molte persone che risiedono in questa area della regione – ha spiegato invece Liguori -, sono costrette loro malgrado a raggiungere Udine per qualsiasi necessità ospedaliera. Il risultato? Lunghe liste di attesa per esami e pronto soccorso, reparti di Medicina per acuti sopraffollati con la presenza di più letti in stanze che dovrebbero contenere al massimo due pazienti. La risposta della Regione a tutti questi disagi non è stata la soluzione del problema, ma l‘ennesima parata elettorale della Giunta Fedriga-Riccardi con qualche posto in più di RSA. La gente è evidentemente stanca delle promesse, ma anche scoraggiata di fronte a tanta incapacità di gestione. L’ospedale di Cividale del Friuli è una struttura funzionante e adeguata a garantire i servizi necessari a tutta la gente della Valli del Natisone, del Cividalese e del triangolo della sedia. Se ciò non avviene è soltanto per una scelta precisa e incomprensibile del centrodestra regionale. Di fronte all’assenza e alle scelte sbagliate della Regione continueremo a denunciare una situazione che preoccupa ma che ci vede uniti e impegnati a non mollare”.
Sabato 3 settembre, invece, i comitati si riuniranno per un sit in davanti all’Ospedale di Gemona del Friuli.