La nota dei consiglieri Ivo Moras e Elia Miani.
“Paradossale che il Partito democratico rinneghi se stesso, quando è stata l’Amministrazione regionale Serracchiani a chiudere definitivamente l’ospedale di Cividale. Con la legge 17/2014 era stato ribadito il declassamento a presidio ospedaliero di Cividale, sorprende quindi la raccolta firma degli esponenti di quella parte politica”. Lo affermano in una nota i consiglieri regionali della Lega, Ivo Moras e Elia Miani.
“Il concetto di reparto di Medicina – spiegano i due esponenti della Lega – è molto diverso da ciò che troviamo a Cividale, nella città ducale vengono ospitati pazienti con bassa e media complessità che non necessitano di un ospedale. Nel presidio di Cividale aumenteranno invece i posti in Hospice, Rsa e nella specialistica ambulatoriale. Passerà alle 24 ore il primo intervento e ci sarà inoltre un accordo con l’Università di Udine per sviluppare a Cividale la Geriatria”. Ribadita inoltre la conferma che, la struttura e il personale del day surgery, resteranno invariati.
“Questa maggioranza regionale – sottolineano gli esponenti della Lega – ha riordinato le cose aumentando le prestazioni specialistiche ambulatoriali e i posti letto delle degenze intermedie. Inoltre, ha previsto in legge una presenza dell’università per le complessità geriatriche. Dispiace –
concludono Moras e Miani – che si faccia campagna elettorale sulla salute dei cittadini, raccontando bugie e falsando la realtà a seconda di un tornaconto politico”.