Il progetto del Teatro del Silenzio di Udine per contrastare l’isolamento relazionale.
L’articolato progetto di rete “Cura, curae – Destinazioni di cura“, ideato dall’associazione Teatro del silenzio di Udine avvia la sua seconda fase. Al fine di contrastare il dilagante fenomeno dell’isolamento relazionale, l’associazione ha ideato un interessante laboratorio teatrale sull’uso della maschera della commedia dell’arte, condotto da Agata Garbuio.
Due le sedi, cinque le date: si inizierà sabato 2 febbraio, dalle 15 alle 19, al centro di aggregazione giovanile di Cividale, che ospiterà anche gli appuntamenti in calendario per venerdì 8 e sabato 9 febbraio (nella stessa fascia oraria); la tappa successiva, nelle giornate di domenica 17 e 24 febbraio (dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30), è in programma a villa Mauroner, a Tissano, dove il 24 (in concomitanza con il carnevale locale) si terrà anche un workshop fotografico sugli stereotipi di genere condotto da Alessandro Ruzzier e da Giuseppina Guarino, neopresidente della cooperativa Atena.
Il laboratorio sulla maschera partirà dallo studio della posizione neutra, in modo tale da rendere il corpo una pagina bianca e da stimolare nell’allievo attenzione e coscienza della relazione tra posizioni, pesi, equilibri, dinamiche, modi di camminare, ritmi, voce, gestualità, pensieri ed emozioni correlate. Successivamente i partecipanti daranno vita autonomamente a una maschera e la “scandaglieranno”, cominciando dall’analisi della sua morfologia, fino a capire come renderla parte integrante del proprio corpo e farne, di conseguenza, lo strumento per creare un personaggio.
Passo successivo sarà mettere in azione e relazione maschere e personaggi, appunto, con esercizi, studi e giochi d’improvvisazione.