Gli esperti del paranormale a Chiusaforte
Gli esperti del paranormale arrivano a Chiusaforte, per un’indagine nel vecchio forte di Col Badin. Dal 9 all’11 settembre, infatti, i ricercatori del gruppo History and Mistery Research di Piacenza saranno impegnati nella località montana per documentario speciale, focalizzato proprio sul significato che Col Badin riveste per la storia del nostro Paese: una struttura nella quale davvero il visitatore è in grado di calarsi nelle terribili vesti dei soldati che popolarono la roccaforte durante la Prima Guerra Mondiale. Ma non chiamateli “acchiappa fantasmi”: il loro, sottolineano, è un progetto di valenza storico-culturale.
Gli studiosi, in occasione delle riprese, saranno affiancati da esperti e storici locali in grado di fornire una conoscenza puntuale e precisa di questi luoghi. Il team sarà composto da cameramen e fotografi, oltre al presidente Marcello Chichinato che si occuperà di raccontare il viaggio di HMR davanti alla telecamera.
Le riprese inizieranno nel primo pomeriggio ma si prolungheranno anche durante la notte. La particolarità di HMR, infatti, è quella di offrire scorci inediti dei luoghi che i ricercatori visitano, mostrare anche il lato più suggestivo, raro e misterioso. In aggiunta alle riprese, durante la notte i ricercatori effettueranno alcune verifiche sulle eventuali tracce di presunte anomalie che spesso ammantano strutture come questa: “Non escludiamo che ci possa essere qualcosa di anomalo, parliamo di dimensioni attualmente insondabili che noi non neghiamo a priori – spiega Chichinato -: d’altra parte intorno a Col Badin le testimonianze di episodi apparentemente inspiegabili non mancano. Ovviamente siamo consapevoli che si tratta di fenomeni estremamente rari e molto spesso spiegabili in base alle normali leggi della fisica e della natura. Luoghi come Col Badin evocano facilmente suggestioni, voci di corridoio, presunti avvistamenti misteriosi, sono posti dove storia e folklore si mescolano facilmente: HMR si dedica anche a questa tipologia di ricerca. Non siamo totalmente scettici, ma certamente siamo realisti. Anche per questo motivo nei sopralluoghi lasciamo lavorare strumenti adattati alla tipologia di ricerca e in grado di fornire risultanze oggettive e più affidabili”.
La pellicola sarà poi pubblicata sui profili social dell’associazione, a partire da YouTube: “In questo senso – conclude Chichinato -, abbiamo sempre la speranza di divulgare la conoscenza di un luogo di cui magari non tutti conoscono l’esistenza, incentivando perché no il turismo e aiutando le persone a scoprire quei tesori che la nostra Italia ha da offrire”.