I controlli della polizia di Udine.
Nella mattinata di ieri, 21 ottobre, gli agenti della polizia di Stato del Reparto prevenzione crimine Lombardia e della Questura di Udine hanno tratto in arresto un cittadino pakistano, 34enne, irregolare e senza fissa dimora in Italia, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Durante uno dei servizi straordinari di controllo del territorio finalizzati al contrasto dell’immigrazione clandestina, svolti da personale della Questura e da quello aggregato dei Reparti prevenzione crimine, gli agenti verso le ore 9.40 notavano all’uscita del casello autostradale di Palmanova un minivan blu, con vetri posteriori oscurati e targa slovacca, con alla guida ed al lato passeggero due maschi di carnagione scura e decidevano di controllarlo.
Nonostante le intimazioni ad accostare e fermarsi, il veicolo imboccava la strada regionale 352 e si dava alla fuga a forte velocità, zigzagando e procedendo per alcuni tratti di strada contromano, mettendo in grave pericolo l’incolumità degli operatori, all’inseguimento, e degli altri utenti della strada. Il mezzo poco dopo si introduceva in un vigneto, percorreva una strada sterrata ed arrestava la sua corsa di fronte ad un albero in localita’ Ca’ Bolani a Cervignano del Friuli sotto il cavalcavia autostradale: entrambi gli uomini seduti nella parte anteriore dell’abitacolo abbandonavano il mezzo e fuggivano a piedi in direzioni opposte, l’autista verso alcuni campi, l’altro verso un’area boschiva.
I poliziotti riuscivano a bloccare il primo nonostante la strenua resistenza opposta loro, e subito dopo appuravano che all’interno del minivan vi erano 13 uomini, otto seduti sui sedili posteriori ed i rimanenti stipati in modo disumano nel vano adibito a portabagagli, tutti di nazionalità pakistana e clandestini, 9 maggiorenni e 4 minorenni.
Sia il passeur, in stato di arresto, che i clandestini sono stati poi condotti dagli agenti in Questura per espletare il controllo sanitario previsto dalle procedure anti Covid19 ed il loro fotosegnalamento. L’arrestato al termine dell’attività è stato associato alla locale Casa Circondariale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. I 13 clandestini sono invece stati collocati in idonee strutture dove trascorreranno il prescritto periodo di isolamento. I controlli quotidiani proseguiranno anche nei prossimi giorni.