Il nuovo Malignani di Cervignano.
Scuole circolari che costruiscono comunità: è questa la visione di C + S Architects che ora si appresta a diventare realtà in Friuli dato che lo studio di professionisti firma il progetto per il nuovo Istituto Tecnico Malignani di Cervignano.
Firmato da Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini, il progetto per la scuola superiore friulana è uno dei tre prototipi di scuole circolari che lo studio ha recentemente sviluppato nell’ambito del proprio programma di ricerca sulla progettazione scolastica. Sarà un edificio NZEB, (Nearly Zero Energy Building, ovvero un edificio ad elevata efficienza energetica), e sarà il Ministero dell’Istruzione, che ha finanziato il progetto, a gestire la gara d’appalto.
Il progetto per l’Istituto Tecnico Malignani a Cervignano.
Il nuovo Istituto Malignani di Cervignano del Friuli, recentemente approvato dal Comune, ospiterà due sezioni dell’ISIS Malignani, per 2.800 mq che saranno completate sul terreno adiacente inclusi tutti gli impianti sportivi.
Il progetto è finanziato dal MIUR (Ministero dell’Istruzione) per un costo complessivo di 7,5 milioni di euro di cui 5,8 milioni sono i costi di costruzione di questa fase. Il Ministero dell’Istruzione gestirà direttamente il processo di costruzione. La scuola comprende 10 aule con una capacità totale di 250 studenti. La dimensione delle aule è più generosa di quanto previsto dalla normativa (54 mq per aula anziché 49 mq) in modo da dare la possibilità di conformare lo spazio dell’aula posizionando i banchi in modo variabile a seconda della tipologia di lezione.
La forma circolare è storicamente un elemento di centralità e coesione sociale in ogni cultura. Uno spazio centrale, aperto e circolare diventa una piazza interna coperta che è il centro del layout. Su questo spazio a doppia altezza, inondato di luce zenitale e coperto da un’elegante struttura in acciaio, si affacciano le aule e quelle funzioni pubbliche, che possono essere aperte alla comunità dopo l’orario scolastico: un auditorium polivalente, una piccola biblioteca, un’aula studio e i laboratori.
Questi ultimi, disposti al piano terra, hanno il potenziale per diventare micro-incubatori in grado di connettere gli studenti alle industrie locali, grazie all’organizzazione di laboratori e attività da svolgere durante o dopo l’orario scolastico. Lo spazio della piazza interna al piano terra è stato pensato per gli studenti come luogo di incontro informale, dove trascorrere del tempo studiando, scambiando esperienze o semplicemente rilassandosi.
Una scala a chiocciola e un ascensore (più una seconda scala di sicurezza in posizione opposta alla prima) conducono a un ballatoio al primo piano, che si affaccia sulla piazza centrale a doppia altezza. Il ballatoio serve 10 aule, il blocco dei servizi igienici, le aule docenti e gli uffici amministrativi. Non avendo un andamento lineare, il ballatoio è stato pensato anch’esso come uno spazio di sosta informale, di relax o di studio in piccoli gruppi. Il layout dello spazio è semplice e funzionale.
Proprio perché si tratta di un istituto tecnico, il progetto esplora le potenzialità della forza di gravità nel dare forma allo spazio. “Abbiamo disegnato uno spazio-struttura che si modella sulle forze in gioco: le travi in acciaio aumentano di spessore quando sono sottoposte a maggiori sollecitazioni, dando forma a una danza strutturale di leggerezza e trasparenza. Il progetto architettonico definisce la forma della struttura che a sua volta genera un paesaggio interno” racconta Maria Alessandra Segantini.
I volumi liberi della grande piazza centrale (ascensore, scala a chiocciola, volumi-struttura degli spazi multifunzionali- bar e biblioteca) diventano il supporto strutturale del sistema di copertura. “Si tratta di volumi metallici trasparenti conici o cilindrici con travi incrociate che si incontrano senza toccarsi, grazie ad un elegante dettaglio di attacco agli anelli di controvento”, spiega Cappai. “Lo spazio si definisce grazie al disegno elegante della struttura. Il sistema delle travi di copertura è modellato seguendo le sollecitazioni strutturali che deve sostenere trasformandosi in un elegante paesaggio di copertura punteggiato dalla luce zenitale che evidenzia il gioco delle travi inclinate proiettando il disegno delle loro ombre sulla piazza”.
L’utilizzo di materiali industriali (blocchi in calcestruzzo cellulare tipo YTONG e battuto di cemento al piano terra) e materiali naturali (sughero nel pavimento delle aule e per il rivestimento della facciata esterna) permettono di costruire un dialogo tra tradizione tecnica e innovazione nel rispetto dell’ambiente garantendo una certificazione NZEB.
Le aule sono collocate al primo piano e sono tutte affacciate all’esterno con grandi vetrate e verso il ballatoio. Per la progettazione del nuovo Istituto Malignani a Cervignano del Friuli, particolare importanza è stata data alla sostenibilità energetica del progetto, utilizzando materiali ecocompatibili e smontabili in modo da garantire la circolarità costruttiva.
Oltre a Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini, hanno lavorato al progetto Stefano Di Daniel (Project Manager) C+S Architects, lo studio Archest per il calcolo strutturale, la sicurezza e i computi, Seingim per il progetto impiantistico e le pratiche dei Vigili del Fuoco.