“Manca personale che si adegua”, così dopo 40 anni chiude la pasticceria La Rosa

La chiusura della storica pasticceria di Cervignano.

La storica pasticceria “La Rosa” a Cervignano, che per decenni ha deliziato i palati più sopraffini con particolare attenzione alle esigenze dei clienti che si recavano in quell’angolo delle delizie in Via Monfalcone, chiuderà presto i battenti. Era infatti un lontano ottobre del 1980 quando Stefano Collaut, 63 anni, decise di intraprendere la strada che gli avrebbe poi regalato enormi soddisfazioni.

Socio fondatore assieme ad altri colleghi dell‘Academia maestri pasticceri italiani da ben 30 anni, Collaut ha reso possibile trasformare la sua grande passione in quella che poi è divenuta una professione riconosciuta e valorizzata nel tempo.

Dopo 43 anni però, il grande amore con il quale l’imprenditore ha prodotto delle vere e proprie chicche, come torte alla ricotta, sacher, biscotti al rosmarino e tutta una serie di pasticceria mignon caratteristica come i biscotti al cioccolato “da meditazione” con il fior di sale di Pirano, non è più bastato a far si che l’attività potesse proseguire. “Il mio lavoro è la mia vita, amo ciò che faccio, però mi vedo costretto a prendere una scelta che può sembrare drastica” spiega Collaut.

“Nonostante il mio grande impegno, che negli anni mi ha regalato enormi soddisfazioni, ci sono delle motivazioni che mi hanno spinto a chiudere i battenti – prosegue – prima fra tutte, la mancanza di personale, che soprattutto in questi ultimi tre anni, ha problemi ad adeguarsi a turni lavorativi che includono anche i fine settimana”.

“Inoltre – continua il titolare – la burocrazia divenuta sempre più pressante non ha di certo reso la vita facile alla nostra categoria”. Costretto quindi a lasciare quello storico luogo al quale ha dedicato anima e corpo, anche se la continua formazione data dai corsi di aggiornamento continuerà a far parte della sua vita. “I gusti delle persone sono in continua evoluzione e io voglio sempre restare aggiornato sulle novità”.

“In soli due mesi sono giunto a questa decisione, perchè mi sono reso conto che le problematiche che ho citato, stavano facendo si che io non avessi più quell’entusiasmo che per anni mi ha accompagnato nel mio lavoro“, afferma Collaut.

La chiusura definitiva dell’attività avverrà domenica 18 giugno e sono davvero moltissimi i clienti che ancora oggi sperano in un ripensamento del mastro pasticcere. “La clientela che negli anni si è affezionata a me non accetta di buon grado questa mia decisione, anche se al momento sono convinto di prendermi una pausa – commenta Collaut – addirittura anche dei miei colleghi mi hanno proposto collaborazioni, ma al momento ho bisogno di staccare la spina”.

Una chiusura definitiva quindi, ma che lascia forse alcuni spiragli per il futuro “Dedicherò il tempo libero che d’ora in poi avrò, alle mie più grandi passioni, il motociclismo e il lancio dell’ascia e tiro con la fionda e poi vorrei anche visitare il resto dell’Europa che mi manca”, conclude.