Luigi Garzoni, arriva il documentario dedicato al Cantore del Friuli

Un percorso di ricerca, valorizzazione e divulgazione che ha permesso di riscoprire la figura di Luigi Garzoni, compositore e Cantore del Friuli, si è concluso con la presentazione dei risultati del progetto “Luigi Garzoni: l’uomo, l’artista, l’intellettuale”, promosso dal Comune di Cassacco in collaborazione con numerosi enti e istituzioni. La conferenza stampa, ospitata presso la Società Filologica Friulana a Palazzo Mantica di Udine, è stata un’occasione per riflettere sull’importanza dell’eredità culturale di Garzoni e sulle prospettive future del Museo Luigi Garzoni, inaugurato nell’aprile 2024.

Dal museo al documentario.

Durante i mesi di realizzazione del progetto sono state sviluppate numerose attività divulgative e culturali dedicate al Cantore del Friuli. Oltre all’inaugurazione e apertura al pubblico del Museo Luigi Garzoni a Cassacco, si sono tenuti concerti con artisti di rilievo, tra cui il pianista Bruno Canino e la FVG Orchestra, visite guidate ed eventi speciali come Cjantait, una serata promossa insieme all’USCI, con la partecipazione del coro fondato dal Maestro, I Cantori del Friuli. Inoltre, è stato lanciato un sito internet dedicato, mentre da oggi è disponibile anche il documentario ufficiale. Tutte queste iniziative sono state rese possibili grazie all’ampia rete di sostenitori e partner del progetto: Ministero della Cultura, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ARLEF, Fondazione Friuli, Comunità Collinare, Società Filologica Friulana, Associazione Amici della Musica di Udine, Istituzione Musicale e Sinfonica del Friuli Venezia Giulia, USCI FVG e Centro Medico Pedagogico Santa Maria dei Colli.

La presentazione.

Il sindaco Ornella Baiutti ha aperto la conferenza stampa sottolineando il valore del percorso intrapreso nei mesi scorsi: “Questo progetto culturale dedicato al Maestro Luigi Garzoni giunge oggi a compimento con la presentazione di un videometraggio che racconta la sua figura di uomo, artista e intellettuale. È un’iniziativa che ci offre l’opportunità di approfondire la sua storia e le sue opere, andando oltre la semplice commemorazione. L’ambizione – ha aggiunto – è quella di allargare i confini della conoscenza della sua arte, rendendola accessibile non solo alla nostra comunità, ma anche ai friulani nel mondo, portando illustrazione e lustro a un Maestro di Cassacco”.

Anche il consigliere regionale Moreno Lirutti, intervenuto alla conferenza stampa, ha portato il saluto dell’Assessore alla Cultura e Vicepresidente della Regione, Mario Anzil. Lirutti ha espresso apprezzamento per l’iniziativa, sottolineando: “Desidero ringraziare il Comune di Cassacco e tutti i partner coinvolti. La figura di Garzoni è straordinaria: mi colpiscono in particolare la sua incredibile produttività e poliedricità, ma anche l’attualità del suo pensiero. In un momento storico come quello attuale, è importante ricordare le sue parole: “Mi sento pienamente friulano in quanto italiano e in quanto europeo”. Un messaggio che parla ai giovani e che ci invita, guardando alle radici, a immaginare i fiori di un futuro di pace e prosperità”.

Tra gli interventi istituzionali anche quello di Federico Vicario, Presidente della Società Filologica Friulana, affiancato dal direttore Feliciano Medeot, che ha ricordato l’impegno della Filologica nella valorizzazione e nella tutela del fondo Garzoni: È nostro compito garantire le migliori forme di conservazione e di fruizione di questo materiale affinché anche i giovani studenti possano accostarsi a questo patrimonio, che racconta la storia della nostra gente, e condurre così i loro studi e le loro ricerche”.

Il documentario Luigi Garzoni: l’uomo, l’artista, l’intellettuale

La presentazione ufficiale del documentario ha rappresentato il momento culminante del percorso dedicato al Cantore del Friuli “Luigi Garzoni: l’uomo, l’artista, l’intellettuale”, un’opera audiovisiva che, attraverso testimonianze dirette e materiali d’archivio, offre un ritratto approfondito e inedito del compositore. Il documentario, realizzato in co-produzione con Summergō Lab e Organic Audio, è stato curato da Alessio Screm, con la collaborazione di Dino Garzoni (fotografia e video editing), Neysa Rivadineira (produzione), Andrea Peluso (presa diretta e post-produzione audio) ed Emanuele Pertoldi (mix engineer e post-produzione).

Attraverso le voci di musicologi, artisti, ex-allievi e familiari, il documentario approfondisce diversi aspetti della figura di Garzoni: il compositore, il ricercatore, il pedagogo e l’uomo impegnato nel panorama culturale e sociale del suo tempo. Tra gli intervistati figurano David Giovanni Leonardi, musicologo e docente al Conservatorio “J. Tomadini” di Udine; Federico Vicario, Presidente della Società Filologica Friulana; Ornella Baiutti, Sindaco di Cassacco; Luisa Sello, concertista e presidente degli Amici della Musica di Udine; Valter Colle, etnomusicologo; Marco Maria Tosolini, professore ordinario emerito di Storia della Musica; Renza Baiutti, ex-allieva di Luigi Garzoni; Lino Straulino, musicista e compositore, che esegue il brano In che sere con Anastasia Fabbro; Francesco Zorzini, direttore del coro I Cantori del Friuli; Gianfranco Ioan, presidente del coro I Cantori del Friuli; Alessio Screm, musicologo e curatore del Museo Luigi Garzoni: il Cantore del Friuli; Daniele Garzoni di Adorgnano, nipote del Maestro e responsabile dell’archivio; Gianni Andrea Barnaba, ex-allievo di Luigi Garzoni; Renata Macoritto, corista del coro I Cantori del Friuli.

Oltre alla versione integrale di 45 minuti, il documentario è stato suddiviso in dieci episodi tematici, ciascuno dedicato a un aspetto specifico della vita e dell’opera di Garzoni. Tra i temi affrontati vi sono la sua attività di compositore, l’impegno come direttore di cori, il lavoro di ricerca etnomusicologica, la produzione musicale sacra e orchestrale, il suo ruolo di pedagogo e intellettuale, oltre alla sua influenza sulla cultura musicale friulana. Il documentario è fruibile all’interno del Museo per permettere ai visitatori di vivere un’esperienza immersiva.

“Durante la realizzazione del documentario – spiega Dino Garzoni – ho scoperto che quella di Luigi Garzoni è la storia di una persona che ha “semplicemente” seguito la propria passione, alimentato dalla necessità di farlo al di là delle condizioni economiche e del contesto del momento. Il patrimonio culturale che ci ha lasciato è stata fonte di motivazione e curiosità per sviluppare questo progetto e dare un contributo alla memoria collettiva. Un aspetto, quest’ultimo, a cui diamo sempre maggiore importanza a livello professionale e personale: è un filo diretto con il passato che ci permette di conoscere i perché della nostra storia, di non ripetere gli stessi errori e di dare importanza a ciò che di positivo è stato creato nel tempo. Garzoni ha sicuramente lasciato nella nostra memoria collettiva il suo entusiasmo, a ricordarci che se qualcosa ti appassiona può soltanto portare a buoni risultati. Credo che sia un esempio senza tempo per tutti noi. Grazie al lavoro e alla passione del Comune di Cassacco, di Alessio Screm, di Organic Audio, di tutte le persone intervistate e coinvolte nella produzione, per consentire di mantenere vivo questo insegnamento. Il documentario è il nostro contributo all’iniziativa dell’Amministrazione comunale, nell’ottica che possa continuare a crescere grazie all’appoggio delle istituzioni e di tutte le persone che ogni giorno, spesso silenziosamente, danno il proprio contributo al patrimonio culturale”.

L’autore del documentario, Alessio Screm, ha sottolineato: “È un Luigi Garzoni certamente inedito quello che si può scoprire attraverso questo documentario, il primo a lui dedicato. Un lavoro sinergico che mi ha permesso di lavorare con un’équipe straordinaria guidata da Dino Garzoni, bisnipote del Maestro e grande professionista. Un grazie sentito va anche a tutti gli intervistati, tra cultori di musica, artisti, familiari, testimoni viventi, personalità che ci permettono di conoscere il Cantore del Friuli sotto aspetti inesplorati. Emerge di lui non solo il compositore e direttore di cori che tutti conosciamo, soprattutto legato alla musica popolare d’autore, ma anche quello di raffinato scrittore di musica colta, importante parte della sua produzione che merita di essere approfondita. Emerge inoltre il pedagogo, il letterato, il filologo, il poeta, l’uomo impegnato socialmente e civilmente, certamente tra le personalità di maggiore spessore del Novecento friulano. Arricchiscono e completano la narrazione di questo prodotto filmico, i paesaggi e gli ambienti da lui frequentati, oltre a diversi documenti, fotografie, attestazioni ed altro materiale inedito. È questo un ulteriore passo importante, dopo la realizzazione del museo a lui dedicato che mi ha visto impegnato in veste di direttore artistico e curatore, per la conoscenza e la comprensione di un grande artista e di una grande personalità, gloria del Friuli, di cui c’è ancora molto da scoprire.”

Emanuele Pertoldi di Organic Audio, mix engineer e responsabile della post-produzione del videometraggio, ha raccontato la propria esperienza: “È stato un piacere partecipare a questo progetto. Per me è stata una scoperta profonda, non solo da fonico ma anche da musicista: entrare in contatto con la figura di Luigi Garzoni mi ha stimolato molto. La sua storia dimostra quanto la passione possa diventare motore di un agire virtuoso. Garzoni, per me, rappresenta proprio questo: una figura di riferimento, una persona virtuosa che ha scelto di seguire ciò che amava, mettendolo a disposizione della comunità.”

Il racconto del nipote del Maestro.

A portare la voce della famiglia è stato il dottor Daniele Garzoni di Adorgnano, nipote del Maestro, che ha espresso profonda gratitudine per il lavoro svolto: Questo progetto non è solo la realizzazione di un museo o di un documentario, ma un’opera molto più importante di quanto possa sembrare: ha permesso di portare alla luce una figura centrale del Novecento friulano. Luigi Garzoni è stato un uomo di grande cultura, capace di comporre in friulano, italiano e latino canti d’amore, di patria, dedicati ai caduti, attraversando con la sua scrittura i grandi temi dell’umanità. L’opera di riscoperta condotta in questi mesi ha fatto emergere un patrimonio straordinario: oltre 700 manoscritti originali, più di 200 citazioni, almeno 1000 componimenti e migliaia di documenti d’archivio donati alla Società Filologica Friulana. Tutto questo non è accaduto per caso – ha concluso – ma grazie alla passione e all’impegno di persone di buona volontà. Il mio auspicio è che il Museo possa entrare a far parte di un circuito culturale vivo, capace di trasmettere ai giovani le proprie radici e, con esse, il senso di appartenenza a una comunità”.

Oltre alla valorizzazione della figura di Garzoni, la conferenza stampa ha messo in luce i futuri sviluppi del progetto. L’importante patrimonio documentale e musicale emerso durante la ricerca sarà alla base di nuove iniziative di studio, mostre, concerti e pubblicazioni, con l’obiettivo di mantenere vivo l’interesse per l’opera del Maestro e ampliarne la diffusione a livello nazionale e internazionale. Il Museo Luigi Garzoni, grazie anche alle nuove tecnologie digitali, continuerà a essere un punto di riferimento per la conoscenza del suo lavoro e della cultura musicale friulana.