A Cassacco, un museo dedicato a Carlo Sgorlon: aprirà nel 2025

Un museo dedicato a Carlo Sgorlon.

Carlo Sgorlon, lo scrittore friulano nato a Cassacco nel 1930 e già Premio Strega nel 1983, avrà un suo museo. Questo il progetto promosso dal Comune di Cassacco – Assessorato Eventi, musei comunali, volontariato, pari opportunità, per il quale è stato ottenuto un contributo dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per l’ampliamento della sezione museale nel centro Civico Comunale, edificio storico attualmente sede del Museo Luigi Garzoni, dell’Auditorium e della Biblioteca comunale. L’importo finanziato pari a 225.000 euro, servirà a coprire i costi degli interventi programmati per la realizzazione degli spazi espositivi.

Proprio in questo luogo, un tempo scuola elementare, nasceva Carlo Sgorlon. Suo nonno, Pietro Mattioni, maestro e scrittore friulano, qui viveva all’interno della casa del custode. Narratore, saggista, uomo di vasta e profonda cultura, Carlo Sgorlon è stato uno dei più importanti esponenti della letteratura italiana dell’ultimo secolo. Lontano da ogni tipo di appartenenza politica, da élite culturali troppo claustrofobiche e limitate per il suo libero spirito, lo scrittore friulano ha saputo unire alle grandi doti narrative analisi puntuali e profetiche sulle trasformazioni economico-sociali moderne.

Il sindaco di Cassacco, Ornella Baiutti, entusiasta del progetto, spiega: “Vogliamo contribuire all’analisi e alla diffusione delle sue opere. Carlo Sgorlon è uno dei più grandi autori della letteratura friulana e italiana contemporanea, la nostra intenzione è raccontare il Friuli tratteggiato nelle sue opere: è nostro obiettivo ricostruire l’atmosfera di “Prime di sere” suo romanzo del 1971 in lingua friulana ispirato al mondo contadino e poi riproposto in un video metraggio nel 1993 nel borgo Menut a Conoglano a cura di Lauro Pittini”.

“Altresì vogliamo ricordare altri luoghi della sua vita, ad esempio la città di Udine, ove lavorava come insegnante e dove oggi è conservato il fondo Sgorlon donato alla biblioteca civica Vincenzo Joppi dai suoi eredi. A tal riguardo abbiamo già instaurato proficui rapporti con l’assessore alla Cultura Federico Pirone per la collaborazione al progetto. Ringrazio la squadra del progetto: l’assessore ai musei comunali Letizia Miotti, l’architetto Michele Tomaselli, coordinatore del RUP del progetto, l’architetto Carlo Mingotti per la parte progettuale ed esecutiva dei lavori e il professore Marco D’Agostini dell’Università di Udine curatore degli allestimenti museali, della parte multimediale e dei rapporti con gli eredi Sgorlon”

È prevista la realizzazione di una sala multimediale al secondo piano, accessibile attraversando la sala espositiva. Quest’ultima consentirà l’installazione di un monitor per la proiezione di video anche inediti su Carlo Sgorlon. L’apertura è prevista nel 2025.