La Tessitura Carnica prova a ripartire dopo l’incendio.
La Tessitura Carnica prova a ripartire. Dopo il rogo di ieri notte, che ha distrutto lo stabilimento dell’azienda, il management non si vuole arrendere al devastante incendio. Le fiamme, che hanno divorato la sede, hanno provocato danni per 1 milione di euro. Intanto, proseguono le indagini per capire le origini del rogo, delle quali si sta occupando la Procura di Udine.
Il titolare di questa storica realtà, che produce tessuti di pregio ed è nota ben oltre i confini regionali, ha affidato ai social le sue sensazioni. “Con dolore immenso abbiamo visto bruciare la nostra Tessitura. La Tessitura della Carnia intera – scrive Bepi Tonon, che assieme alla famiglia conduce l’azienda -. Grazie a tutti, alle Forze dell’Ordine e ai Vigili del Fuoco che non hanno conosciuto la stanchezza. Grazie a tutti gli amici, ai conoscenti, a tutti quelli che ci hanno sostenuto e ci sostengono con affetto. Grazie per le centinaia di telefonate e di messaggi. Grazie per la luce di speranza che ci fate intravedere e per il coraggio che ci trasmettete. La Tessitura è la nostra vita e la nostra storia, per questo oggi il vuoto è enorme. Ma siamo artigiani, e nella nostra natura c’è la tenacia, la forza e la voglia di non mollare. Ci proveremo“.
Intanto, dopo la solidarietà espressa ieri da Confartigianato Udine, per bocca del presidente Graziano Tilatti, un altro messaggio di vicinanza è arrivato anche dall’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli. “Siamo tutti al lavoro con Bepi e la sua famiglia per riportare i filati artigiani della tradizione carnica nel mondo” ha scritto sui social. Da tutto il mondo imprenditoriale, e non soltanto, del Friuli sono arrivati attestati di stima nei confronti della famiglia Toson.