Da Tolmezzo l’impegno per una rete musei storico-etnografici.
Primi passi, positivi, verso una riqualificazione del museo Gortani e dell’intero sistema museale storico ed etnografico regionale che racconta le arti e le nostre tradizioni. La Regione Fvg, infatti, ha deciso di investire sulla cultura e sulla montagna, nella convinzione che “sia un’opportunità per tutta la regione”, come ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga a margine della visita al museo Carnico delle Arti popolari ‘Michele Gortani’, nel seicentesco Palazzo Campeis, a Tolmezzo.
“L’amministrazione regionale – ha spiegato Fedriga, accompagnato dall’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli e dalla presidente del museo Aurelia Bubisutti, che il governatore ha voluto ringraziare per l’impegno profuso – investe sulla montagna convinta che lo sviluppo di quest’area sia un’occasione di crescita per l’intero territorio. Dobbiamo essere consapevoli che la parte culturale può accrescere la nostra capacità attrattiva: il museo è un elemento che consente di far conoscere il territorio e le sue ricchezze con ricadute positive in termini di presenze turistiche, occupazionali ed economiche”.
Il museo etnografico di storia sociale.
Insieme con il museo della Vita Contadina Diogene Penzi di San Vito al Tagliamo, il Gortani, dove invece sono ricostruiti gli ambienti della vita e delle tradizioni della Carnia dal XIV al XIX secolo, “sarà uno dei due perni del museo etnografico di storia sociale – ha annunciato Gibelli – che rappresenta un grande disegno che coinvolgerà l’intera regione”.
Il museo, risultato del paziente lavoro di ricerca di Michele Gortani a partire dal 1920, è stato messo in sicurezza anche dal punto di vista degli adeguamenti tecnici e grazie ai fondi regionali sono stati ristrutturati l’ingresso e due sale. Novità anche sul fronte dell’implementazione tecnologica della struttura. Nei prossimi anni è prevista la revisione del percorso museale, che consentirà di fare un salto di qualità alla struttura.