Nuova gestione e servizi più capillari.
Lo Sportello linguistico regionale per la lingua friulana ha avviato le sedi periferiche per l’Alto Friuli a Tolmezzo, per la Bassa Friulana a Muzzana del Turgnano, per il Friuli Orientale a Gorizia e per il Friuli occidentale a San Vito al Tagliamento segnando così l’avvio di una nuova e capillare modalità di erogazione dei servizi gestiti dall’Agenzia regionale per la lingua friulana (ARLeF).
La nuova modalità di gestione dei servizi di consulenza linguistica, toponomastica, traduzione e promozione della lingua friulana è stata presentata oggi nella sede della Regione di Udine dal presidente dell’ARLeF, Eros Cisilino, alla presenza dell’assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti e degli amministratori dei quattro Comuni coinvolti.
“Grazie a ARLeF, braccio operativo della Regione per l’attuazione delle politiche linguistiche per il friulano, valorizziamo e rendiamo più efficiente il servizio: meglio infatti gestire meno sportelli ma farlo con la certezza che siano dedicati esclusivamente per fare traduzione e dare supporto ai Comuni e enti sul territorio sulla lingua friulana”, ha spiegato Roberti.
A poter fruire dei servizi sono tutti gli enti locali, gli enti strumentali e i concessionari di servizi pubblici, ma anche i privati, purché l’intervento venga ritenuto coerente con le linee di politica linguistica: i servizi riguardano consulenza linguistica e traduzione scritta dall’italiano al friulano di testi; la consulenza sulla toponomastica in lingua friulana per gli enti che abbiano necessità di apporre la cartellonistica stradale e insegnistica e per garantire il pieno rispetto dei toponimi ufficiali; l’informazione e l’orientamento al pubblico.
“Da assessore alle Autonomie locali – ha aggiunto Roberti – sono ben consapevole della mancanza endemica di personale nei Comuni ma la tutela della lingua non deve diventare strumento per ottenere un dipendente in più da utilizzare anche in biblioteca, anagrafe o ragioneria: questa nuova organizzazione, che ricalca quanto fatto su richiesta anche delle organizzazioni del territorio per la rete degli sportelli di lingua slovena, permette di avere controllo diretto sulle attività svolte e, visto che le risorse sono sempre di meno e occorre spenderle bene, di fornire il migliore servizio al cittadino e alle istituzioni”.
Richiamando il dibattito che si è svolto ieri in Consiglio regionale in occasione della presentazione in V Commissione della nuova Commissione paritetica Stato-regione, l’assessore ha ricordato come in tutti gli interventi sia stata ribadita la specialità della Regione e quanto essa comporti vantaggi.
“Se siamo speciali – ha voluto rimarcare Roberti – lo dobbiamo all’estrema varietà della nostra terra, per motivi geografici, di confini territoriali ma anche per le sue tante lingue: il friulano è un valore per il Friuli Venezia Giulia che dobbiamo assolutamente preservare. La lingua non è infatti solo un mezzo di comunicazione ma esprime l’identità, la tradizione, la storia di un popolo: un popolo senza identità non può essere niente e per questo – ha sottolineato – dobbiamo difendere le radici dei popoli che compongono la nostra regione”
L’assessore, raccogliendo una sollecitazione del sindaco di San Vito al Tagliamento Antonio Di Bisceglie, non ha escluso che in futuro, previo accordo con la Regione Veneto, sia possibile estendere il servizio anche alla comunità friulanofona presente nei Comuni del vicino Veneto. “C’è un’esigenza concreta che mi è stata riportata dai sindaci e da tanti cittadini: penso che sia una strada su cui ci potremo muovere grazie anche ai buoni rapporti con l’amministrazione regionale del Veneto. Avvieremo un dialogo e con un’apposita convenzione potremmo estendere il servizio dello sportello di San Vito al Tagliamento”, ha assicurato Roberti.
Saranno 11 gli sportellisti (3 fisicamente sul territorio, di cui uno “a scavalco” sugli sportelli di Gorizia e San Vito al Tagliameto e 8 nello sportello centrale). Per le attività dello sportello regionale ARLeF riceve dalla Regione il finanziamento statale di circa 350mila euro garantiti dalla legge di tutela 482/1999.
Con la riduzione dei fondi statali negli ultimi anni si era passati dai 70 sportelli iniziali ai circa 20 attivi nei singoli Comuni con una situazione a macchia di leopardo, hanno spiegato il presidente e il direttore della ARLeF Eros e William Cisilino.
Il presidente Cisilino ha ricordato come lo Sportello centrale offra anche il supporto nelle attività di politica linguistica e di promozione della lingua friulana da parte della Regione e degli enti locali, garantisca l’assistenza nella attività di verifica e valutazione dello stato di applicazione dell’insegnamento e dell’uso della lingua friulana nelle istituzioni scolastiche e svolga anche il servizio di interpretazione simultanea in lingua italiana degli interventi svolti in lingua friulana durante le sedute del Consiglio regionale. “Un servizio che dà grande ufficialità alla lingua e che spero venga sempre più richiesto dai nostri consiglieri regionali”, ha auspicato Cisilino.
Ora le sedi periferiche dello Sportello, aperte dal 4 febbraio scorso, sono ubicate a Tolmezzo nel municipio in Piazza XX Settembre (Tel. 0433487490 Email: alte@sportelfurlan.eu); a Muzzana del Turgnano nella biblioteca civica di piazza San Marco 3 (Tel. 0431698096 Email: basse@sportelfurlan.eu); a Gorizia nel municipio di Piazza Municipio 1 (Tel. 0481 383451 Email: orient@sportelfurlan.eu) e a San Vito al Tagliamento nella biblioteca in via P. Amalteo 1 (Email: ocident@sportelfurlan.eu) Lo Sportello centrale ha invece sede a Udine in via San Francesco 23 (Tel. 0432 1743400 Email: info@sportelfurlan.eu).