Ripristinata la Rete internet delle frazioni di Imponzo e Cadunea.
Risolto il problema del collegamento internet per le frazioni tolmezzine di Imponzo e Cadunea. Ne dà notizia il sindaco del capoluogo carnico, Francesco Brollo, che ha seguito da vicino il problema.
“Ringrazio pubblicamente a nome mio e delle comunità di Imponzo e Cadunea l’azienda Agostinis Vetro per avere aperto le proprie porte in un periodo di chiusura, consentendo alla ditta ST di lavorare al ripristino del collegamento internet verso gli utenti delle due frazioni che da lunedì sera erano senza connessione”. Brollo si è occupato direttamente del problema causato dal guasto del ripetitore sito a Zuglio in area privata, in costante contatto con l’assessore alle frazioni Mizzaro, alle manutenzioni Craighero, oltre ai presidenti delle Consulte interessate. “La mancanza di accesso a internet, di questi tempi, stava privando i cittadini di un canale fondamentale, in particolar modo i ragazzi che dovevano collegarsi alla didattica online per seguire lezioni e comunicare con la scuola, canale diventato ancor più essenziale in un periodo in cui siamo chiamati a restare a casa”, ha detto ancora il sindaco.
La soluzione del problema è stata resa possibile con l’interessamento diretto del primo cittadino, che ha attivato i vertici di ST Wi-Net e Agostinis Vetro, ditta dove è installato il ripetitore. Brollo – che si è confrontato con il collega di Zuglio, Battista Molinari, ringraziandolo “per l’immediato apporto” – è rimasto in contatto con i presidenti delle consulte delle due frazioni, punto di riferimento istituzionale, e con i cittadini isolati, che nel pomeriggio di martedì hanno potuto riavere la connessione operativa.
“Un plauso anche alla ditta ST per la pronta presenza e ai responsabili dei nostri uffici Manutenzioni e Urbanistica per l’apporto”, ha aggiunto il sindaco Brollo, che ha concluso con un accenno al futuro: “Ora siamo impegnati H24 sull’emergenza, sanitaria in primis ma anche economica e dei servizi, da domani dobbiamo in maniera non più prorogabile far comprendere a chi deve costruire le autostrade digitali che dotare le terre di montagna di internet non è più un’urgenza, ma è necessario come avere la corrente elettrica”.