Il futuro dell’ospedale di Tolmezzo.
Una primavera di cambiamenti attende l’ospedale di Tolmezzo, dove inizieranno i lavori di ampliamento, primo passo di un imponente progetto di ristrutturazione e modernizzazione dell’intero nosocomio carnico. Con un investimento complessivo di 32 milioni e 960 mila euro, finanziato in parte dalla Regione Friuli Venezia Giulia, l’ospedale punta a rafforzare la sua centralità nel sistema sanitario della montagna, mantenendo e potenziando i servizi esistenti.
L’ospedale, con 16 strutture operative complesse e semplici, sarà dotato di nuovi servizi, rispondendo alle esigenze emerse durante e dopo la pandemia. L’ampliamento del Pronto soccorso sarà accompagnato da interventi strutturali e tecnologici che ne miglioreranno l’efficienza e la sicurezza.
Ad annunciarlo, nella sala magna dell’ospedale all’incontro “Passato e futuro dell’ospedale di Tolmezzo”, l’assessore regionale alla Sanità Riccardo Riccardi, che ha illustrato i dettagli del piano, affiancato dal direttore generale di AsuFc, Denis Caporale, e dal direttore medico, Loris D’Orlando, prossimo alla pensione. Riccardi ha sottolineato l’impegno per preservare il punto nascita, chiedendo al Ministero della Salute una deroga in tal senso.
Il punto nascita.
“Chiederemo al Ministero una deroga per quanto riguarda i limiti degli standard sul punto nascita del presidio ospedaliero di Tolmezzo affinché prosegua la sua attività prevedendo anche dell’attività oncologica per alcune tipologie d’intervento confermando le funzioni di urgenza ed elezione a servizio dell’area montana. Per questo nosocomio, quindi, non c’è alcun tema di ridimensionamento“, ha spiegato Riccardi.
Il cronoprogramma dei lavori
I primi cantieri, che interesseranno il Pronto soccorso, apriranno nella primavera del 2025. Entro lo stesso anno, partiranno le gare d’appalto per la costruzione di un nuovo edificio poliambulatorio e di un parcheggio. Nel 2026 sarà avviata la progettazione dell’adeguamento sismico dell’ala est, insieme a opere per il nuovo ingresso e ulteriori interventi esterni.
I lavori comprenderanno la realizzazione di un edificio a due piani con seminterrato, che ospiterà fisioterapia, spogliatoi e ascensori. Al piano terra si troveranno i pre-ricoveri chirurgici e poliambulatori, mentre il primo piano sarà dedicato ad ambulatori specializzati, con spazi per interventi e preparazione dei materiali.
Tecnologie d’avanguardia e personale qualificato
L’ospedale sarà dotato di una nuova Tac e di sistemi radiologici mobili entro il 2025. Altri strumenti, come un laser per la chirurgia urologica, sono già operativi o saranno presto presentati.
D’Orlando ha anche sottolineato l’importanza della formazione continua per il personale, attraverso rotazioni periodiche con ospedali hub, protocolli condivisi e incontri interdisciplinari. Questi percorsi mirano a garantire cure di alta qualità anche nelle aree periferiche.