La nuova sala del Museo Carnico “Michele Gortani” di Tolmezzo
È stata inaugurata questa mattina, sabato 16 dicembre la nuova sala del Museo Carnico “Michele Gortani” di Tolmezzo, dedicata al fondatore e alla storia del museo. L’iniziativa fa parte del programma di attività realizzate in occasione del 60° anniversario del Museo Gortani a Palazzo Campeis e si svolge sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica, con il patrocinio del Senato, della Camera dei Deputati e di Confartigianato e con il contributo di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comunità di Montagna della Carnia, Camera di Commercio di Pordenone-Udine, PrimaCassa, in partnership con Comune di Tolmezzo, Società Filologica Friulana, Anfass, ISIS Fermo Solari.
“L’allestimento di questa nuova sala è un gesto di gratitudine verso l’operato del fondatore, che conserva ancora le tracce nel nostro presente. Inoltre è il punto di partenza di un percorso alla scoperta di questa figura profondamente intrecciata con la storia della Carnia e con alcuni fra i più importanti eventi del Novecento. Senza il fondamentale contributo di tutte le persone e delle realtà che sono state e sono vicine al Museo non sarebbe stato possibile. Conoscenza, amore per le cose che si fanno e soprattutto impegno, sono l’eredità più grande che ci ha lasciato Michele Gortani e che desideriamo trasmettere alle generazioni più giovani” – ha dichiarato Aurelia Bubisutti, presidente della Fondazione Museo Carnico “Michele Gortani”.
“Il Museo Carnico di Tolmezzo racconta e valorizza la storia di questo territorio e sta acquisendo negli anni una capacità attrattiva sempre più elevata – ha commentato il presidente della Regione Massimiliano Fedriga – . La nuova sala dedicata a Michele Gortani ha un grande valore per la documentazione storica che custodisce e diventa il cuore del Museo con le testimonianze del suo fondatore. Mi complimento con il presidente Aurelia Bubisutti e tutto lo staff per il lavoro sin qui svolto con zelo e passione, augurandomi che il percorso fin qui intrapreso prosegua e possa portare nuove opportunità di promozione. La promozione del territorio deve passare attraverso la consapevolezza della comunità delle ricchezze che lo contraddistinguono e l’orgoglio nel farle conoscere su larga scala”.
“Michele Gortani, il geologo umanista” – Il video
Apre la mattina la proiezione di un estratto del nuovo video “Michele Gortani, il geologo umanista. L’eredità di un uomo che crede nella memoria, nella montagna e nei suoi abitanti”, che raccoglie le testimonianze delle persone che lo hanno conosciuto e che hanno collaborato con lui sia in ambito scientifico sia in ambito culturale: dai suoi allievi – Giovanni Battista Carulli, Marcello Manzoni, Gian Battista Vai – a Diego Carpenedo, Domenico Molfetta, cultore di storia e tradizioni locali, Antonio Martini già presidente del Consiglio Regionale e della famiglia Micelli, vicina al Senatore nella gestione della sua casa di Orgnano.
Il video, a cura di Mattia e Paolo Comuzzi, traccia con delicatezza e puntualità la figura di Michele Gortani; ne emerge, con spiccata chiarezza, il ritratto di un uomo multiforme e poliedrico, che gioca su più fronti: su quello più naturale della “Piciule Patrie”- la Carnia e il Friuli – , ma anche su quello della nazione, l’Italia, e del mondo rappresentato dalla scienza globale di cui fu un importante e riconosciuto esponente. Da tutti viene ricordato come un uomo di grande cultura, di grandissima serietà e competenza in tantissimi campi. L’operato di Gortani stupisce per coerenza e lungimiranza.
La nuova sala.
Il video sarà parte integrante della nuova sala che da oggi aprirà le porte al pubblico e all’interno della quale è possibile, attraverso una linea del tempo, ripercorrere – sia sul piano personale e sia sul piano locale, nazionale e internazionale – fatti e avvenimenti del turbolento periodo tra fine ‘800 e la prima metà del ‘900 attraversato da due guerre mondiali e da una trasformazione radicale della società, della cultura e dell’economia e a cavallo del quale visse Gortani. Un’altra sezione è invece dedicata ad approfondimenti tematici, come quello dedicato all’”artigianato” che testimonia l’attenzione dell’Onorevole Gortani a questo settore ritenuto da lui vitale per il tessuto economico della montagna, capace di tenere in vita piccole aziende valorizzando l’iniziativa individuale e garantendo l’originalità delle produzioni che si legano alla storia e al territorio. E ancora dei focus sulla sua passione per la geologia, sul supporto ai profughi carnici (oltre 20.000 quelli ai quali riuscì insieme alla moglie a garantire assistenza), al suo impegno per la montagna, al Vajont e agli interessi sull’idroelettrico. Segue una sezione dedicata alla storia del Museo carnico delle Arti popolari.
Elemento innovativo del progetto consiste nel coinvolgimento attivo dei ragazzi dell’Anfass Alto Friuli che hanno partecipato al processo di realizzazione dei testi di uno dei pannelli della sala, utilizzando il linguaggio “Easy to read” (facile da leggere), che consiste nella semplificazione di concetti o parole in modo che possano essere comprese da tutti. Attraverso un QR code posizionato sul pannello sarà possibile accedere a tutti gli approfondimenti. Un ulteriore passo verso l’inclusività per garantire l’accesso alle informazioni e la partecipazione di tutti i cittadini alla vita della comunità, della quale il Museo è parte integrante. I testi a disposizione dei visitatori sono in italiano, inglese e tedesco.
Chi era Michele Gortani.
Geologo, umanista, padre costituente, politico: L’operato di Gortani stupisce per coerenza e lungimiranza: egli è un conservatore in ambito politico e un grandissimo innovatore e precursore in ambito scientifico. Come solo i più grandi scienziati e intellettuali, intreccia le proprie competenze naturalistiche con una profonda sensibilità umanistica e culturale, e in tutto il suo lavoro politico e sociale è guidato da un’idea moderna di sviluppo della montagna, caratterizzata dalla ricerca dell’equilibrio tra uomo e natura.
A lui dobbiamo i due commi degli articoli 44 e 45 della Costituzione che prevedono provvedimenti a favore della montagna e dell’artigianato; in qualità di senatore, lega il suo nome alla “Legge per la montagna” del 1952.
La nascita del Museo.
È l’amore verso la terra natale che spinge Michele Gortani, fondatore di questo museo, a dare vita alla collezione etnografica e di artigianato tradizionale che compone il patrimonio del Museo Carnico delle Arti Popolari, uno dei più ricchi in Friuli Venezia Giulia.
Il Museo è anche il frutto dell’amore di Michele verso il padre Luigi, grande naturalista che trasmette al figlio la passione e la curiosità per natura e cultura. Anche a lui è dedicato il Museo Carnico. Non meno forte è l’amore verso la moglie Maria Gentile Mencucci, donna con cui Gortani condivide, tra le altre cose, la passione per il patrimonio artistico carnico. Va dunque ringraziato Michele, Luigi e Maria Gentile per la ricchezza che hanno lasciato alla comunità e in particolare alle future generazioni.