La mostra a Tolmezzo per omaggiare Riccardo Toffoletti.
Da domenica 22 agosto a domenica 17 ottobre sarà possibile visitare a Tolmezzo, a Palazzo Frisacco, la mostra fotografica “I Paesi – Le Cose”, l’omaggio, a dieci anni dalla sua scomparsa, al lavoro del fotografo Riccardo Toffoletti. L’iniziativa, nata dal Circolo Culturale Fotografico Carnico d’intesa con il Comune di Tolmezzo, il comitato Tina Modotti e il centro studi Nediža, si propone di ricordare il modo acuto e umano di cogliere ed interpretare la vita e le tracce della storia di Toffoletti. L’inaugurazione della mostra è prevista per sabato 21 agosto alle 18.
La mostra.
Al centro dell’esposizione ci sono due dei lavori più importanti di Toffoletti, compiuti a distanza di trent’anni. Il primo è il reportage realizzato tra il 1967 e il 1968 nelle Valli del Natisone: una raccolta di foto e dialoghi, una denuncia sociale di quelle che erano le condizioni degli abitanti in quel periodo. Il documento rappresentava l’arretratezza e il degrado che le comunità dell’epoca erano costrette a subire a causa della politica regionale e fu così provocatorio che divenne un vero e proprio caso.
La seconda attività fotografica di Toffoletti nasce invece dall’amicizia con Ettore Guatelli, maestro e rivoluzionario, inventore di un modo nuovo di concepire l’idea stessa di museo. Nel 1999, come atto di amicizia, Toffoletti realizzò la serie di fotografie poi composta nella mostra e nella pubblicazione “Vita delle cose”, del 2004. In queste immagini il protagonista è Ettore e il suo straordinario museo, allestito nel Podere Bellafoglia di Ozzano Taro (Parma) con gli oggetti raccolti nell’arco di una vita, manufatti poveri, comuni, logorati dall’uso, modificati e adattati alle esigenze quotidiane dall’inesausta ingegnosità di chi li doveva utilizzare.
I paesi, le cose – e soprattutto la vita delle persone – all’estremo lembo orientale del Friuli come alle prime propaggini della Val di Taro, in Emilia, sono accomunati nello sguardo di Toffoletti dallo stesso pensiero, dalla stessa attenzione per “il mondo dei vinti”, dalla stessa tensione etica e politica per un mondo più giusto.