La frana di Cazzaso è nota dall’800.
La frana di Cazzaso rimane “sorvegliata speciale”: proprio per questo, ieri si è tenuto un tavolo tecnico in Prefettura a Udine, con il coinvolgimento di Regione, Protezione civile, Comune di Tolmezzo e Ogs per monitorare attentamente la situazione che, ha specificato l’assessore regionale alla protezione civile, Riccardo Riccardi, non va né drammatizzata né sottovalutata.
La Regione ha infatti spiegato che sono in corso degli studi sempre più approfonditi per comprendere meglio la natura di questo storico fronte franoso e ipotizzare dimensioni e velocità di un possibile scivolamento. I professionisti impegnati in questa partita sono all’opera per definire le soglie di rischio necessarie per allertare in modo automatico la popolazione in caso di reale pericolo.
Nel corso della riunione è stato sottolineato l’impatto del maltempo su questo sistema di frane, noto già dall’800. Il cambiamento climatico e le perturbazioni sempre più violente degli ultimi tempi influiscono infatti sul peggioramento della situazione. Per l’esponente della giunta, dopo aver definito in modo scientifico la stabilità del dissesto storico del versante alle spalle dell’abitato della frazione di Cazzaso, è fondamentale attivare una nuova metodologia in grado di mettere in allarme nel più breve tempo possibile le persone che abitano in quel territorio.