La donazione alla terapia intensiva di Tolmezzo.
Tolmezzo fa un passo avanti nella comunicazione assistita per i pazienti ricoverati in terapia intensiva grazie alla generosità dei Lions Club. L’ospedale della città ha infatti ricevuto in dono il comunicatore “DiCo 1.000”, un dispositivo elettromedicale all’avanguardia del valore di oltre 6.000 euro, progettato per facilitare la comunicazione non verbale dei pazienti impossibilitati a parlare, come coloro che sono intubati o tracheostomizzati.
L’assessore regionale alla Salute e Politiche Sociali, Riccardo Riccardi, ha espresso gratitudine per questa importante donazione: “La tecnologia ci pone di fronte a soluzioni impensabili fino a pochi anni fa. Consentire a una persona di esprimere i propri bisogni ed emozioni è un grande passo avanti. Ringrazio i Lions Club per questa opera di generosità, il personale sanitario che ha accolto questa opportunità e i ricercatori che hanno reso disponibile uno strumento innovativo”.
Il Progetto “Una voce per chi non può parlare”
L’iniziativa si inserisce nel progetto “Una voce per chi non può parlare”, promosso dai Lions Club di Venzone e Tolmezzo in collaborazione con l’associazione We Serve Lions. Alla presentazione ufficiale hanno partecipato il direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (Asufc), Denis Caporale, il direttore del reparto di Medicina d’urgenza di Tolmezzo, Pier Paolo Pillinini, il coordinatore infermieristico Antonello Ercolini e diversi rappresentanti dei Lions Club.
L’assessore Riccardi ha sottolineato l’importanza di adeguare il sistema sanitario alle esigenze in evoluzione: “L’ausilio delle nuove tecnologie, unito a iniziative di solidarietà, permette di offrire risposte concrete ai bisogni dei pazienti. Il Friuli Venezia Giulia dimostra ancora una volta di essere una terra straordinaria in termini di supporto e innovazione”.
Un esempio di solidarietà
L’acquisto del macchinario è stato reso possibile anche dal sostegno economico della società Cid di Colloredo di Monte Albano e al ricavato di alcuni concerti benefici precedentemente organizzati sul territorio. Parte dei fondi raccolti sono stati destinati anche al rifacimento della sala d’accoglienza dell’oncologia pediatrica di Aviano.