Il programma degli eventi.
Tre sono gli appuntamenti che la Città di Tolmezzo dedica quest’anno al 73° anniversario della Liberazione.
Il primo è costituito dalla cerimonia che, come ogni anno, l’amministrazione comunale ha organizzato in collaborazione con la sezione tolmezzina dell’Anpi per la mattinata di domenica 22 aprile 2018.
La cerimonia inizierà alle ore 9 e 30, nel Cimitero di Tolmezzo, con la deposizione delle corone d’alloro presso le lapidi a ricordo dei partigiani Del Din, Delicato, Bettera e Paronitti.
Successivamente il gruppo si sposterà, dapprima sul Ponte di Caneva, dove si trovano il monumento ai partigiani Coradazzi Marcello e Cosmo Valeriano e la targa in memoria della vittima civile Cacitti Maria e, a seguire, a Casanova in località “Crist” e a Imponzo presso il monumento a Don G. Treppo.
Dopo la Santa Messa che verrà celebrata in Duomo alle ore 11 , la mattinata si concluderà nel centro storico di Tolmezzo, in via Del Din, dove verranno deposte le corone presso la lapide in onore di Renato del Din, medaglia d’oro al valor militare, e presso la targa a ricordo delle donne che, sfidando il divieto nazista, deviarono il corteo per dare degna sepoltura all’eroe Del Din il 27 aprile 1944: Bonora Maria Agata, Cargnelutti Gentile, Menchini Sara e Marini Franca.
La seconda occasione di ricordo è rappresentata dalla proiezione del film di Christian Canderan “Il sole tramonta a mezzanotte” che si terrà giovedì 26 aprile, alle 20.30, presso il Cinema David.
La proiezione, voluta dall’assessorato alla cultura della Città di Tolmezzo e già inserita a inizio anno nel programma degli eventi celebrativi del 2018, narra la drammatica storia di Gianni Missana impiccato dai nazisti perché accusato di aver aiutato i partigiani come staffetta, in cambio di un pacchetto di sigarette. Alla proiezione sarà presente il regista.
Fino al 20 maggio, infine, presso il Centro Servizi Museale adiacente il museo Gortani si potrà visitare la mostra “Deportati– la deportazione politica dal Friuli (1943-45”: un cammino della memoria che rivive l’esperienza vissuta nei campi di concentramento nazista dagli oppositori al regime fascista che dal Friuli, attraverso indicibili torture e sofferenze vi furono deportati, in molti casi lasciandovi la vita.