La presentazione di Carniarmonie.
È stato presentato ieri, lunedì 26 giugno nella Sala Pasolini del Palazzo della Regione della sede di Udine, la 32esima edizione del festival della montagna friulana Carniarmonie, una manifestazione storica in grado di coniugare, prima tra tutte: musica, turismo, benessere e attenzione per la natura.
Sono intervenuti il vicesindaco del comune di Tolmezzo e assessore alla cultura Laura D’Orlando: “Un festival che è una tradizione, una vetrina per tutto il territorio della Carnia. Tolmezzo come comune Capofila è orgoglioso di continuare a offrire cultura e grande musica attraverso Carniarmonie”. Il presidente della Fondazione Bon Andrea Giavon ha rimarcato quanto sia importante “continuare a portare cultura anche nelle terre arte, dare valore ai talenti regionali e offrire un ventagli di proposte internazionali laddove spesso, purtroppo, l’arte di qualità non sempre arriva“.
È poi intervenuto il vicepresidente e assessore alla cultura della Regione Friuli Venezia Giulia Mario Anzil: “La Regione volentieri partecipa e sostiene l’organizzazione di questo festival per i molti meriti che si è conquistato in questi anni. Infatti caratterizza la stagione festival della Carnia, che è la madre del Friuli, palcoscenico naturale per ascoltare l’armonia dei suoni, la musica che non ha confini, che unisce e che è in grado di unire i comuni della Carnia. Un’offerta che potenzia la stagione turistica della montagna friulana, un ottimo nutrimento per il corpo e per lo spirito. Per cui complimenti agli organizzatori e convinto sostegno della Regione a questa realtà”. Il consigliere regionale Stefano Mazzolini ha sottolineato: “Carniarmonie è la dimostrazione di una Carnia ricca, ed è necessario continuare a supportare queste iniziative, perché è grazie agli interventi musicali, culturali e sportivi che cresce la nostra Regione”.
Musica, territorio e comunità.
Il Festival Carniarmonie è stato il primo a credere in questo trinomio, quando ancora l’offerta culturale nelle terre alte poteva dirsi molto povera, se non assente. E dopo aver inaugurato in oltre trent’anni di attività spazi, tra storia e paesaggio, fin prima inesplorati e diffuso conoscenze non solo musicali, ora si fa riconoscere per essere la prima rassegna in grado di accogliere, ospitare e favorire sinergie non solo locali, una delle sue prime qualità, ma nazionali, europee ed oltre, internazionali, portando il mondo in Carnia e la Carnia nel mondo.
Con il rispetto dovuto ai luoghi, ecologista da sempre, e la stima delle genti con cui vive un’intesa empatica, anche quest’anno la programmazione è ricca e coinvolge, oltre a tutta la Carnia, la Val Canale ed il Canal del Ferro.
Gli appuntamenti della 32esima edizione.
Alla sua trentaduesima edizione, il festival diretto dal clarinettista Claudio Mansutti si terrà in ben 27 comuni con capofila Tolmezzo, per un totale di 36 concerti che raccolgono una varietà di proposte di indubbia qualità e ad ampio raggio, più di quanto ci aveva finora abituati. Da domenica 2 luglio, con l’atteso primo concerto nella magnifica Pieve di Castoia di Socchieve, nientemeno che con il violoncellista Mario Brunello insieme alla FVG Orchestra diretta da Aram Khacheh, fino a domenica 3 settembre nella chiesa di Santo Stefano a Piano d’Arta, con l’ultimo appuntamento della residenza artistica dell’Apollon Quartet, tra i più rinomati della Repubblica Ceca e in Carnia per tre date, si potrà assistere ad una sinfonia di concerti a garanzia di un’altra promessa mantenuta dell’ente promotore Fondazione Luigi Bon.
Il ventaglio dell’offerta tocca la maggior parte dei generi, privilegiando quelli acustici, e degli organici, con molte presenze estere. Tra queste il “Duo Nihz” tra yiddish e klezmer il 15 luglio ad Oltris di Ampezzo, gli “Extracello” a Malborghetto-Valbruna il 16 luglio in rete con l’austriaca Via Iulia Augusta Kultursommer. Il 20 a Cesclans, in collaborazione con Emilia Romagna Festival ed il supporto di Estonian Ministry of Culture e Estonian Cultural Endowmen, c’è l’”Estonian Sinfonietta Soloists” con il flautista Massimo Mercelli, Carlo Tortolano al corno alpino e Rūta Lipinaitytė maestro concertatore. C’è il Brasile a Palazzo Savoia di Arta Terme il 21 luglio con artisti di varia provenienza, il 1° agosto a Comeglians andrà in scena il progetto dedicato a Maria Callas nel centenario della nascita, mentre quello per i centocinquanta dalla nascita ed ottanta dalla morte di Rachmaninov vedrà un concerto per due pianoforti con le brillanti Anastasia e Liubov Gromoglasova il 2 agosto a Timau di Paluzza, invece il 3 a Forni Avoltri c’è l’“Orchestra Tzigana” di Budapest ed i “Five Sax” da Vienna il 6 agosto a Pontebba. E questi sono soltanto alcuni degli ospiti internazionali che raggiungeranno le terre alte del Friuli.
Si rafforza inoltre l’ospitalità che Carniarmonie dedica alle organizzazioni musicali del territorio secondo la filosofia del fare squadra. Tra queste l’“Accademia Arrigoni” diretta da Domenico Mason che sarà in concerto il 14 luglio a Moggio Udinese con il violinista prodigio di dieci anni Mark Chia, il “Coro Natissa” diretto da Luca Bonutti il 30 luglio ad Amaro, con un ensemble strumentale di varia estrazione in un programma di autori contemporanei friulani insieme ad altri europei.
In collaborazione con Ert Fvg c’è Ludovica Burtone in quartetto, artista friulana residente in America che presenta il 5 agosto a Forni di Sotto il suo album debutto “Sparks”, e ancora il 7 agosto a Tolmezzo, con l’ente regionale teatrale, c’è la serata “Amadeus” che unisce la “FVG Orchestra”, la direzione di Vito Clemente ed il pianista Antonio di Cristofano. Con Radio Onde Furlane, l’Associazione Culturale Giorgio Ferigo e Artetica, il 12 agosto all’Art Park di Verzegnis il festival presenta il cd “Trente” dei mitici FLK, con l’Anciuti Music Festival il 24 agosto a Forni di Sopra c’è l’oboista Heinz Holliger in trio, con Risonanze e Barocco Europeo il 19 agosto a Malborghetto-Valbruna c’è uno spettacolo dedicato a Stradella e al Barocco italiano.
C’è il jazz spiccato di Mauro Ottolini il 19 agosto a Tolmezzo in collaborazione con il Museo Carnico, ci sono i concerti all’aperto come il 30 luglio con i “Tiepolo Brass Quintet” e lo swing nel Santuario di Raveo, quello al parco di Cave del Predil il 14 agosto con “Marko Hatlak & Kapobanda” insieme a Musei Tarvisio, evento inserito nei concerti di avvicinamento a “Go! 2025 – Nova Gorica-Gorizia Capitale Europea della Cultura”, o ancora i “Gospel on air” il 20 agosto ad Ampezzo, solo per dirne alcuni.
Immancabili le chiese storiche, le pievi, i musei, i palazzi della montagna friulana per programmi e formazioni pensati in funzione dell’acustica, oltre al ritorno atteso del format “Dopo Messa” per la valorizzazione degli organi storici della Carnia in collaborazione con Fondazione Friuli, “La lunga notte delle Pievi in Carnia” del Coro Fvg il 25, 26 e 27 agosto per una tre giorni dedicata alla coralità, e si potrebbe non finire, per cui vale nominare ancora almeno l’impegno che da sempre Carniarmonie dedica alla valorizzazione dei talenti regionali, offrendo loro esperienze professionali in contesti di rilievo. Il programma è ricco ed eterogeneo, per tutte le orecchie, gli spazi sono a misura di ragazzi, famiglie ed adulti.
Le comunità dei monti ed i tanti turisti sono pronti a stringersi nelle armonie di Carnia grazie a questa festa della musica che si rinnova ogni estate nella valorizzazione dei patrimoni locali. Tutte le informazioni con il calendario, i programmi musicali ed i consigli per vivere la Carnia nel pieno delle esperienze che sa offrire, sono sul sito carniarmonie.it e sulle pagine social del festival.