Legambiente rimane ancora senza una sede reale.
È stato un brutto rientro dall’estate quello dei volontari di Legambiente Carnia. La denuncia arriva dal presidente Marco Lepre: “Per una insufficiente o errata comunicazione alcuni soggetti (Comune di Tolmezzo, Istituto scolastico Paschini-Linussio e impresa incaricata dei lavori), gli arredi della nostra sede e una parte dell’archivio hanno rischiato di finire… in discarica!”
Da circa un anno, Legambiente ha dovuto lasciare la sede che occupava a Cavazzo Carnico e si è trasferita, provvisoriamente, in uno scantinato delle vecchie scuole magistrali, di proprietà del Comune di Tolmezzo. “I locali – ha sottolineato Lepre -, assolutamente inadatti ad essere frequentati da persone, hanno avuto la funzione di deposito di ‘emergenza’ per gli arredi, per alcuni documenti e per vario materiale dell’associazione, in attesa di una sistemazione più consona Si trattava di una soluzione a tempo, in quanto per l’intero edificio scolastico era programmato un intervento di ristrutturazione”.
“Sembrava che il materiale da noi depositato non costituisse un problema – prosegue il presidente-, fino allo scorso mercoledì, quando mi è giunto un sollecito per sgomberare entro due giorni lo scantinato. Ricevuta la telefonata, nel giro di mezz’ora mi sono recato presso l’ufficio tecnico comunale per cercare una soluzione e vedere il da farsi. Capito che, per l’ennesima volta, sarebbe arrivata una risposta negativa alla nostra richiesta di una sistemazione alternativa, ho pensato di raggiungere le ex scuole magistrali assieme ad un impiegato”.
Qui è arrivata l’amara scoperta: “Ho così scoperto che su un camioncino diretto all’eco-piazzola comunale era già stato caricato tutto il materiale di proprietà del circolo. Tra i documenti in partenza per la discarica c’era una parte dell’archivio, contenente progetti di opere, relazioni, volantini, fotografie, manifesti che documentano trent’anni di vicende e battaglie ambientali in Carnia e Val Canale-Canal del Ferro”
Alla fine, fortunosamente, un’altra sistemazione provvisoria – sempre in uno scantinato – è stata trovata. “Ci si lamenta della mancanza di memoria – denuncia ancora l’associazione -, della scarsa conoscenza, soprattutto da parte dei giovani, di quello che è avvenuto in passato e delle lezioni che si possono apprendere. Credo che il nostro archivio avrebbe una funzione importante anche dal punto di vista culturale, oltre che essere utile per tante vertenze in difesa dell’ambiente. Una amministrazione che si fregia del titolo di ‘città alpina’ dovrebbe capirlo”.
Dal Comune di Tolmezzo non sarebbero arrivate soluzioni praticabili prima di tre o quattro anni e la presidenza dell’Uti della Carnia non avrebbe nemmeno risposto. Ora Legambiente si rivolgerà un appello ai sindaci della montagna: “se avete degli spazi inutilizzati e ritenete opportuno ospitarci, fatevi avanti. Ve ne saremo particolarmente grati” conclude Lepre.