Gli incendi in Friuli Venezia Giulia.
Decine e decine di roghi negli ultimi giorni. Che stanno distruggendo porzioni di bosco, che stanno devastando le campagne. Complice la siccità, l’incuria e qualche disattenzione di troppo, che in alcuni casi non è sbagliato nemmeno bollare come dolo. Ieri sera l’ennesimo incendio alle pendici del monte Duron vicino a Fusea, frazione di Tolmezzo. Complici il buio e il luogo piuttosto impervio, i primi interventi sono stati complicati. Sul luogo sono giunti i vigili del fuoco di Tolmezzo, insieme al personale del Corpo Forestale e ai volontari della Protezione Civile.
Le prime operazioni si sono protratte fino a notte inoltrata. Tuttavia, a causa dell’estrema siccità, non sono bastate a estinguere il rogo e sono continuate anche nella giornata di oggi, con l’elicottero della Protezione Civile che è stato impegnato fin dalla mattina presto per impedire alle fiamme di proseguire verso valle. Stando alle prime informazioni, l’incendio sembrerebbe essere di natura dolosa. La zona dei boschi e dei prati sopra Fusea, infatti, è stata spesso interessata negli anni da atti di questo tipo. Oltre alle cause che l’hanno provocato, la siccità estrema e la conseguente secchezza della vegetazione hanno contribuito ad accelerarne l’espansione.
Continua, infatti, a non piovere in Friuli: le ultime precipitazioni risalgono allo scorso 15 febbraio. La conseguente disidratazione del suolo e delle piante contribuiscono in buona misura ad aumentare la pericolosità degli incendi e la loro frequenza. Nelle ultime settimane sono state numerosissime le segnalazioni di roghi che hanno interessato tutta la regione. E proprio ieri, per tutti questi motivi, il presidente della Regione Massimiliano Fedriga ha annunciato la sospensione di tutte le autorizzazioni per l’accensione di fuochi. Il Corpo forestale ha decretato lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi su tutto il territorio regionale già dal 18 di marzo.
Visto il periodo, il presidente Fedriga ha raccomandato la massima attenzione per ridurre il più possibile il rischio d’incendio. In questo senso è bene prendere alcune precauzioni: la prima e più importante è di non accendere fuochi, salvo nei luoghi prestabiliti e autorizzati. Anche nei casi controllati, non si deve abbandonare il luogo senza prima essersi assicurati che tutti i residui della conbustione siano spenti. L’invito poi, nei casi in cui si volesse ricorrere al fuoco per la pulizia di aree agricole o forestali da residui di lavorazione e sterpaglie, è quello di contattare la stazione forestale di competenza per ricevere tutte le informazioni necessarie. Chiunque dovesse avvistare fiamme o fumo provenienti da aree boscose o limitrofe è invitato a contattare tempestivamente la Protezione civile al numero 800 500 300, oppure telefonare al numero unico 112.